
L’ex assessore al Comune di Pietrasanta, Cinzia Crivelli, si difende rispetto alle accuse relative ai “problemi di cassa” sollevate dal commissario Giuseppe Priolo. “Al dicembre del 2014 il Comune di Pietrasanta – ricorda – aveva in cassa 1 milione e 400mila euro. Io mi sono insediata come assessore al bilancio nel giugno 2015 e quando ho lasciato l’incarico, lo scorso 4 ottobre, di euro ce n’erano ben 10 milioni. Quindi non capisco come faccia il commissario prefettizio Priolo a dire che Pietrasanta ha problemi di cassa. I casi sono due: o in questi mesi ha speso tutti quei 10 milioni, oppure non ha guardato bene i bilanci. Ad ogni modo non è vero che la rottamazione delle cartelle esattoriali provocherebbe un danno finanziario. Anzi, è vero l’esatto contrario. Ad essere rottamate in realtà sarebbero solo le sanzioni, mentre l’80% del debito va pagato entro novembre 2018, con saldo del rimanete 20% a febbraio 2019. Quindi sono soldi che entrano nelle casse comunali con tempi ben più rapidi della rateizzazione a 36 mesi, e meno gravosi per i contribuenti perché appunto vengono annullate le sanzioni: si paga solo l’importo dovuto più gli interessi. Chiedo cortesemente al commissario Priolo di fare, appunto, il commissario e non il politico: non dia la colpa al Piano di riequilibrio finanziario, che è uno strumento tecnico che fin qui ha dato ottimi risultati e che naturalmente può essere sempre modificato qualora ne insorgesse la necessità. Necessità che noi della Lega non vediamo poiché la rottamazione non impatterebbe sugli introiti correnti del 2018”.