Massarosa, presentato a Roma il contratto di lago del Massaciuccoli

Il percorso partecipativo Verso il contratto di Lago del Massaciuccoli promosso dal Comune di Massarosa nell’ambito del progetto europeo Retralags é stato presentato Roma, nell’aula dei gruppi parlamentari della Camera, alla due giorni di lavoro (5 e 6 febbraio), della prima conferenza dell’Osservatorio nazionale dei contratti di fiume organizzato dal Ministero dell’ambiente della Tutela del territorio e del mare in collaborazione con l’undicesimo tavolo nazionale dei contratti di fiume.
“E’ il segnale che siamo sulla strada giusta – dichiara l’assessore all’ambiente Agnese Marchetti -. A Roma è stato presentato l’osservatorio che nasce nell’ambito del progetto Creiamo Pa Competenze e reti per l’integrazione ambientale e per il miglioramento delle organizzazioni della pubblica amministrazione con la collaborazione del Ministero dell’ambiente, dell’agenzia per la coesione territoriale, del dipartimento della funzione pubblica e di Sogesid Spa, finanziato nell’ambito del programma operativo nazionale (Pon) governance e capacità istituzionale 2014-2020 quale struttura di indirizzo e coordinamento per l’armonizzazione dei Contratti di fiume, lago, costa, etc su scala locale, regionale e nazionale in stretta relazione con le Regioni e le Autorità di Bacino distrettuale che ne fanno parte e vi collaborano insieme all’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra) ed esperti in materia di contratti di fiume. Ha aperto i lavori della mattinata Massimo Bastiani, coordinatore del tavolo nazionale dei Contratti di Fiume. Di seguito sono poi intervenuti i rappresentanti delle Regioni (Lombardia, Calabria, Lazio, Marche, Campania, Emilia Romagna, Sardegna e Piemonte) che hanno raccontato le loro esperienze nella attuazione dei processi partecipati che hanno portato ai Contratti di Fiume nei loro territori. Tutti i relatori hanno sottolineato l’importanza dei Contratti di Fiume, Lago, Costa, etc quali strumenti di governance innovativi per una programmazione strategica e negoziata che superi la frammentazione delle competenze istituzionali nella tutela e corretta gestione delle risorse idriche, nella valorizzazione dei territori unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico. Nelle esperienze più avanzate i Contratti di Fiume vedono il coinvolgimento delle comunità in un patto di alleanza che colma le distanze tra istituzioni e cittadini nella salvaguardia e promozione dei beni comuni. Nel corso dei lavori è stato inoltre sottolineata l’importanza del coinvolgimento nei contratti di fiume, degli enti Parco che gestiscono molte delle risorse idriche dei territori. Ha portato i saluti il Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Ermete Realacci che ha sottolineato l’innovatività dei Contratti di Fiume quale strumento avanzato di governance multilivello capace di mettere insieme istituzioni, imprese e cittadini per migliorare a qualità e l’efficacia delle politiche ambientali nei territori. Nel pomeriggio è intervenuta Chiara Braga (Commissione ambiente della Camera dei Deputati) che ha ricordato l’iter che ha portato i Contratti di Fiume dalle esperienze territoriali dal basso al loro riconoscimento giuridico. Gabriela Scanu (segreteria tecnica del Ministero) ha illustrato l’operatività e le modalità di lavoro dell’Osservatorio che prevede una diffusa attività di formazione delle Amministrazioni nelle Regioni già coinvolte nei Contratti di Fiume, di monitoraggio su scala nazionale, di creazione di una banca dati, della identificazione di criticità e strategie, comunicazione e informazione sulle tematiche inerenti”.