Al via il progetto del nuovo polo scolastico di Massarosa

Dopo tanta attesa la realizzazione del polo scolastico di Massarosa sembra non essere più solo un sogno del cassetto. A comunicarlo il sindaco Franco Mungai con una lettera aperta ai cittadini dopo l’accesso ai contributi regionali e a fondi stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
“La realizzazione della nuova scuola – scrive il sindaco di Massarosa – consentirebbe di trasferire nel nuovo edificio la scuola elementare di Massarosa, la cui sede, una volta liberata potrebbe accogliere gli uffici distaccati del Comune attualmente posti in via Papa Giovanni XXIII, con ottimizzazione nell’uso dei fabbricati e razionalizzazione delle funzioni comunali, l’attuale sede distaccata di proprietà Sermas potrebbe essere ceduta a terzi. Il nuovo edificio scolastico – continua Mungai – sorgerebbe ove attualmente è collocato il parcheggio, nella zona sotto la scuola media, urbanisticamente già adeguato ed i parcheggi perduti troverebbero collocazione, con incremento nei terreni che l’attuale amministrazione ha già acquistato in fregio alla via delle Gerbaiole. Con il trasferimento della scuola elementare si eviterebbero anche le code che si formano sulla Sarzanese al momento dell’entrata e dell’uscita dalle lezioni. Aspetto ancora più rilevante è – spiega il sindaco – che la nuova scuola sarebbe progettata e realizzata con la normativa antisismica vigente, non ci scordiamo che attualmente su 22 edifici scolastici presenti sul territorio di Massarosa solo due sono adeguati da un punto di vista sismico. La prospettiva poi di avere un fabbricato progettato in collaborazione con le insegnanti ed i genitori, efficiente da un punto di vista energetico e nuovo sarebbe più gradito a tutti gli utilizzatori (in una bella scuola nuova si studia più volentieri). E veniamo alla questione della eventuale chiusura di altre scuole – innanzitutto tengo a precisare che l’attuale amministrazione non chiuderà nessuna scuola, essendo previsto il completamento del nuovo edificio per il settembre 2020 le scelte di chiusura dovranno essere fatte dalla nuova amministrazione, stante la scadenza dell’attuale mandato per la metà del 2019. Però – si legge ancora nella lettera – io mi faccio questa domanda: Il Comune può perdere l’opportunità di realizzare una nuova scuola? La possibilità di poter disporre di contributi va colta quando questa possibilità esiste e pertanto daremo corso alla realizzazione del nuovo polo scolastico. L’amministrazione che sarà scelta dalla prossima competizione elettorale avrà, in questo caso, la possibilità di scegliere come utilizzare la nuova scuola, facendo delle scelte che saranno legate al numero dei ragazzi che si iscriveranno alle varie scuole presenti sul territorio. Riporto nella tabella sottostante l’andamento delle nascite nelle varie frazioni con raggruppamenti per bacino di presenza della scuola elementare”.
Nella lettera ai cittadini il sindaco ha riportato anche una tabella in cui in rosso sono state sottolineate le sedi delle scuole elementari ed il numero dei potenziali utilizzatori per le scuole presenti sul territorio con riferimento alla residenza anagrafica.
“Dalla tabella – continua Mungai – si vede chiaramente una tendenza, peraltro nazionale, di riduzione delle nascite; il numero dei nati che rappresentano la consistenza dei potenziali utilizzatori delle strutture scolastiche a parte i naturali spostamenti che ci saranno e che ci sono sempre stati (iscrizioni fuori comune o da fuori comune, iscrizioni a scuole private, immigrazioni ed emigrazioni, ecc.), i dati ci danno un quadro della situazione che ci sarà nei prossimi anni. si nota che si passerà da una presenza di ragazzi mediamente intorno ai 200 fino ai nati nel 2012 ed un passaggio a 150 nei cinque anni successivi. E’ noto – continua la lettera – che il Provveditorato competente per il personale assegna gli insegnanti sulla base del numero degli studenti che devono essere almeno 15, se il numero non si raggiunge salvo la presenza di ragazzi con patologie particolari, non assegna le insegnanti, così si comincia per una scuola a non avere più la prima, l’anno successivo questa scuola non avrà più la prima e la seconda, l’anno successivo non ci sarà più neanche la terza, fino al punto che la scuola avrà meno di 50 iscritti e dovrà essere chiusa. E’ vero che i ragazzi vengono iscritti nelle varie scuole in relazione all’attrattività legata all’offerta formativa, alla qualità delle insegnanti, all’accoglienza della struttura, ecc e questo può dar luogo a iscrizioni a scuole anche più lontane di quella della propria residenza e quindi tutti gli anni si assiste ad una ‘migrazione’ sul territorio, ma a livello comunale – conclude Mungai – i ragazzi sono sempre i soliti, pertanto è certo che da qualche parte delle classi non ci saranno più. Resta fermo il fatto che, ogni futuro sviluppo verrà portato alla vostra attenzione attraverso gli organismi delle scuole preposti e con pubbliche assemblee”.