
Matteo Salvini ha associato ieri (7 febbraio), a margine di un incontro elettorale a Firenze, l’anagrafe antifascista istituita dal sindaco di Stazzema all’anagrafe canina. Non si fa attendere la replica di Maurizio Verona, che risponde con una lettera diretta al segretario di Lega Nord: “Onorevole Salvini, da ieri sera hanno grande risalto le sue affermazioni in merito all’anagrafe antifascista istituita da circa un mese dal Comune di Stazzema come uno strumento per portare di nuovo al centro del dibattito alcuni temi che forse abbiamo troppo frettolosamente messo da parte nei decenni scorsi perché forse li davamo per acquisti una volta per sempre”, scrive il primo cittadino del Comune versiliese.
“Lo abbiamo fatto – prosegue la missiva – mettendoci la faccia, senza fini propagandistici, elettoralistici o partitici, facendo un appello a un impegno di tutti affinché ciascuno nel suo piccolo si facesse portatore dei valori costituzionali di libertà e diritto di tutti ad esprimere le proprie idee, rendendo di nuovo a questi principi forza, dignità, fascino. Avevamo notato un crescente e generalizzato senso di sfiducia, insofferenza, rabbia, che si traducono in atteggiamenti e azioni di intolleranza, discriminazione, violenza verbale. E abbiamo voluto dare il nostro contributo per rilanciare questi valori che non dovrebbero essere proprietà dei neri, rossi, verdi o gialli come dice Lei: l’anagrafe è antifascista, perché il Fascismo è sinonimo di totalitarismo e autoritarismo. Con le sue parole che associano l’anagrafe antifascista del Comune di Stazzema a una anagrafe canina, lei non offende me, un sindaco di un Comune di poco più di 3.000 abitanti: offende i superstiti dei campi di concentramento, delle stragi contro i civili, le vittime della ideologia nazifascista che portò alla strage del 12 agosto 1944. Un’ideologia che non dava valore alla vita umana, che considerava donne, vecchi, bambini inermi come vittime necessarie di una pianificata azione di distruzione di massa. A settanta anni dall’entrata in vigore della Costituzione repubblicana – spiega ancora Verona – e ad ottanta dalla leggi razziali che offendono ancora oggi il nostro paese, ci sembrava necessario ripartire dalle nostre radici democratiche per affermare il diritto di ciascuno non solo alla libertà di pensiero, ma alla libertà dal bisogno, ad una esistenza dignitosa, ad una istruzione libera e di qualità, alla libertà della realizzazione personale e professionale. Se avesse speso un minuto del suo tempo a leggere quello che abbiamo scritto sul perché oggi è necessario parlare di nuovo di antifascismo, avrebbe letto che noi come lei siamo contro ogni totalitarismo, per una Europa come casa comune di popoli liberi e democratici: Essere antifascisti, abbiamo scritto nella nostra Carta, è una battaglia di civiltà: è l’affermazione di un universo di idee e di valori opposti ai totalitarismi. Sant’Anna di Stazzema è dal 2000 sede del Parco nazionale della pace e da anni prova a ribadire l’importanza della memoria per la costruzione di un futuro senza più guerre e senza più violenze. Spesso si offende quello che non si conosce ed è questo che combattiamo: magari troverà il tempo per farci una visita”.
A prendere le distanze anche il Pd Versilia: “Le parole di Matteo Salvini sull’anagrafe antifascista, paragonata ad un’anagrafe canina, riportate dai media, non possono che confermare la statura del leader della Lega Nord. L’iniziativa simbolica del Comune di Stazzena – si legge nella nota – ha avuto il plauso del Partito Democratico e non solo, e conta già più di 18mila iscritti di ogni parte d’Italia. Pur consapevoli che la difesa dei valori antifascisti è ben più impegnativa di una iscrizione, e che insieme alle associazioni sul territorio come Anpi, anche i partiti dell’arco costituzionale debbano essere impegnati in tale direzione, condanniamo le parole di Matteo Salvini e il suo tono sprezzante nei confronti dell’iniziativa del Comune di Stazzema. A riguardo – conclude il Pd Versilia – vorremmo anche sapere quale sia l’opinione di Massimo Mallegni, candidato della medesima coalizione di Salvini nel collegio che comprende Stazzema, che lo scorso 25 aprile tenne l’orazione pubblica per le celebrazioni della Repubblica, in qualità di sindaco di Pietrasanta e rappresentante dei comuni della Versilia, proprio a Sant’Anna di Stazzema”.
“Meno male – commenta Michele Silicani – che si è ricordato l’Anpi e il meschino 25 aprile dell’anno scorso in cui Mallegni fu protagonista a S.Anna di Stazzema mai pronunciando la parola antifascismo e la parola Resistenza. Fui tacciato di mancanza di senso istituzionale e replicai che io lo conosco bene. Tanto che ho tenuto lontano per 10 anni da S.anna di Stazzema opportunisti e personaggi ambigui”.