Repubblica viareggina: “Il Pd non ci insegni l’antifascismo”

10 febbraio 2018 | 15:01
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Repubblica viareggina: “Il Pd non ci insegni l’antifascismo”

Repubblica viareggina torna a parlare dell’occupazione della sede del Pd. “Franco Cima (consigliere Pd a Massarosa, ndr) – viene affermato – sta dicendo inesattezze a tal proposito. In primo luogo la polizia non ha difeso la sede del Pd: le forze di polizia erano dalla parte opposta della strada ed hanno tirato un sospiro di sollievo quando i manifestanti si sono allontanati dalla zona calda per occupare la sede del Pd. Naturalmente l’occupazione è stata simbolica e, al di là dell’ammainare le bandiere, non ha creato alcun danno. Occupazione simbolica, ma necessaria per sottolineare l’incoerenza e l’ipocrisia di una forza politica che prima vota ordini del giorno, (lo scorso 25 settembre il consiglio comunale si è impegnato a non concedere spazi a formazioni neofasciste) che poi disattende. Vogliamo ricordare che a Pontedera un sindaco ha negato la sala addirittura a Fratelli D’Italia, a conferma che è la volontà politica a determinare le scelte. Nessuno degli antifascisti ha picchiato o menato nessuno”.

L’accusa mossa nei confronti di Cima non si ferma qua: “Cima vuole insegnare a noi l’antifascismo, ma non è in grado. Ci ricorda soltanto – si legge  l’atteggiamento della democrazia cristiana che negli anni ’70 parlava di opposti estremismi, di fatto, mettendo fascismo e antifascismo sullo stesso piano. Vuole ricordarci chi è Casa Pound e nemmeno lo sa scrivere perché scrive Casa Paund, con la “a”. Non pretendiamo che conosca la pronuncia inglese, ma farebbe bene ad essere più umile e soprattutto farebbe bene ad esprimere solidarietà alla candidata alla camera dei deputati d Luna Caddeo, che è stata strattonata da un poliziotto. Le cariche della polizia sono avvenute su manifestanti inermi, tutti a viso scoperto, che hanno avuto la sola colpa di attraversare la strada. Tra i feriti una nostra compagna di settanta anni: immaginiamoci quale azione facinorosa stesse compiendo. Strumentale è stato anche il tentativo di tirare per la giacchetta l’Anpi: è evidente che i dirigenti del Pd cambiano idea a secondo delle convenienze su Anpi, fascismo e antifascismo come su qualsiasi altra cosa”.