Massaciuccoli, attesa per la firma del contratto di lago

19 febbraio 2018 | 14:49
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Massaciuccoli, attesa per la firma del contratto di lago

“Chi vuole veramente un contratto per il Lago di Massaciuccoli?”. È questa la domanda che si stanno facendo le tante persone (più di 200) che hanno seguito il percorso partecipativo Verso il contratto di Lago per il Massaciuccoli e attendono finalmente la firma condivisa del protocollo d’intesa.

“Questo importante traguardo, o meglio punto di partenza – spiegano dall’Associazione Città Infinite – è da tempo atteso da chi ha collaborato all’identificazione di interventi per migliorare lo stato ecologico del Lago con l’aiuto dei tecnici ed esperti del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, del Consorzio di Bonifica Toscana Nord, dell’ex autorità di bacino del fiume Serchio, di Arpat, del Comune di Massarosa, del Comune di Vecchiano, del Comune di Viareggio, dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Nell’incontro di sabato (24 febbraio) a La Brilla Porta del Parco, il percorso partecipativo si avvia a chiudere la sua prima fase, quella che in circa sei mesi di confronti, ha portato alla definizione del quadro conoscitivo del lago, dello scenario di rifermento cui tendere e delle azioni necessarie per una ripresa complessiva del Massaciuccoli. La novità che introduce il contratto di lago è quella che i cittadini e le associazioni non solo propongono gli interventi, ma si impegnano a diventare parte attiva del cambiamento insieme alle istituzioni”. L’auspicio è dunque la Regione e gli altri enti locali firmino i protocolli di intesa e insedino la cabina di regia prevista dal progetto.
Cosa si aspettano i partecipanti dall’incontro del 24 febbraio? “Auspichiamo – dichiara Andrea Fontanelli, responsabile dell’Oasi Lipu – che il 24 sia il punto di partenza per le azioni importanti ed urgenti da fare per la salvaguardia del Lago. Il percorso partecipativo si è intrecciato casualmente con l’altro percorso istituzionale di accordi sulla realizzazione di opere alternative alla grande derivazione delle acque dal fiume Serchio al Lago Massaciuccoli (il Tubone). Pare che le istituzioni si stiano indirizzando per un intervento più contenuto rispetto alla derivazione delle acque: speriamo che le risorse liberate siano rese disponibili per le proposte emerse dal percorso partecipativo. Gli enti pubblici, il parco, i comuni, la classe dirigente, devono dimostrare ora di saper recepire le istanze dei cittadini e non ignorarle”.
Elena Giannini, responsabile di Coldiretti Lucca, sottolinea come sia adesso il momento di passare dalle proposte ai fatti: “È la prima volta che sul lago viene fatto un lavoro così proficuo fra gli attori del territorio e le stesse amministrazioni che sono venute agli incontri. Tutti i partecipanti hanno dimostrato di avere a cuore le sorti del lago e di essere capaci di analisi e proposte”.
Anche Marino Farnocchia, dell’associazione Canoa e Kajak Versilia, sottolinea come il percorso partecipativo abbia dato più forza anche a quanto già loro e le altre associazioni sportive con le loro federazioni nazionali avevano fatto premendo sulla Regione per la valorizzazione del Lago: “Sono emerse proposte concrete, ora ci aspettiamo che la Regione, gli enti pubblici ne tengano conto e che si responsabilizzino recependole nel contratto di lago e realizzandole. Tutte le associazioni partecipanti hanno dato la loro disponibilità alla collaborazione, e poi, devono ricordarsi che tutta la gente che con passione ha partecipato, è pur sempre un bacino di voti importante”.
Per monitorare e supportare la reale attivazione del contratto di lago e la attuazione delle azioni proposte, i partecipanti hanno espresso la volontà di auto organizzarsi in un forum per il lago di Puccini: “Non ci potrà essere discontinuità, il percorso ha avviato un dialogo e confronto fra tutti volto all’azione, alla realizzazione di interventi che salvino il lago – dice Enrico Arrighini, presidente dell’associazione Città Infinite e responsabile della segreteria del comitato per il riconoscimento Unesco del Lago Massaciuccoli – la Regione, gli enti devono espletare quanto prima i passaggi formali per aderire al contratto di lago. I partecipanti sono consapevoli che molte proposte progettuali emerse soprattutto dai due tavoli di tutela e sviluppo hanno bisogno di essere confrontate puntualmente sia con gli stessi enti pubblici che con l’Università che è stata presente fra i partecipanti, durante molti degli eventi”.