Contestazioni a Salvini, botta e risposta fra Baldini e Cantiere sociale

Massimiliano Baldini, capogruppo del movimento per i cittadini di Viareggio e Torre del Lago, torna sul comizio di Matteo Salvini del 16 maggio 2015 a Viareggio, in merito al quale è pendente processo penale davanti al tribunale di Lucca, per l’accertamento delle responsabilità penali dei contestatori fermati. “Non si può più tacere – afferma – e lo dico malgrado sia fra coloro che, anche in quell’occasione, cercarono di minimizzare i fatti e di stemperare il conflitto politico, ma durante quel comizio chi contestava non si limitò certo ai fischi. In un clima da ‘guerriglia urbana’ che iniziò al mercato di piazza Cavour e proseguì fino in Passeggiata, davanti all’ottica Ruffo, con il tentativo di aggressione all’autovettura del segretario federale della Lega che fu costretta, per evitare il peggio, ad allontanarsi rapidamente utilizzando proprio il nostro salotto buono come carreggiata, fummo poi, una volta sul palco davanti al Caffè Margherita per il comizio vero e proprio, oggetto di lancio di uova e di sassi come è documentato dai filmati delle televisioni locali e nazionali”.
Baldini ramenta che “proprio Matteo Salvini ed il sottoscritto facemmo a tempo a schivarne uno di notevoli dimensioni, ma fu colpita una nostra attivista ad una gamba poco più in là.
Sia chiaro, non è dato sapere chi siano i responsabili diretti dei fatti che sto citando e lo stesso processo penale che si sta celebrando mi risulta abbia capi di imputazione diversi e più limitati, tuttavia quel giorno in piazza Margherita tutto fu fuori che corretto esercizio della democrazia. Del resto, politicamente parlando, questa sinistra stenta ancora a comprendere la lezione severissima che l’elettorato, anche a Viareggio, ha impartito loro premiando Matteo Salvini e la Lega pure in zone tradizionalmente rosse come il Varignano. Gli italiani, quelli che soffrono e che vivono la crisi economica sulla loro pelle per davvero, quelli che perdono il lavoro e la casa ogni giorno di più a causa dell’invasione extracomunitaria, sono sempre più stufi di questi “proletari da salotto” che si rifugiano nei soliti slogan dell’antifascismo e dell’antirazzismo per nascondere la loro totale incapacità di fornire una seria proposta politica anche al loro tradizionale elettorato al quale non basta certo più dire che bandiera rossa tronferà”.
A Baldini, a stretto giro, replica il Cantiere sociale: “Ma quale mistificazione? Mentre Baldini continua a cercare visibilità sulla carta stampata dato il sipario politico che è calato su di lui a livello locale, ma che lo fa gongolare e vivere di luce riflessa grazie allo scenario nazionale, continua nella sua politica in una città che non vuole né lui, né il suo leader – scrive il Cantiere sociali – tant’è che a Viareggio non esistono sedi della Lega poiché questo soggetto e questa politica non sono tollerati in questo territorio. La magnifica risposta popolare di quella bellissima giornata, è stata chiara e decisa, Salvini e la Lega a Viareggio non sono ben accetti, infatti da come si evince dalla moltitudine di immagini e video che il gruppuscolo e sparuto di sostenitori leghisti era in imbarazzante inferiorità rispetto alle centinaia di persone che si sono opposte a quel ridicolo teatrino”.