Partecipazione a Forte, al via i corsi di formazione per facilitatori

L’amministrazione comunale di Forte dei Marmi intende riprendere il tema della partecipazione con una serie di incontri di tipo formativo. “L’esperienza fatta in passato ha lasciato aperti alcuni punti interrogativi ai quali è opportuno rispondere soprattutto per quei cittadini che ritengono che un rapporto più ravvicinato tra amministratori ed amministrati, sia un bene per il paese”, afferma il Comune. “I cittadini sono una risorsa: questa è la convinzione che sta alla base della volontà di questa amministrazione di attuare il programma elettorale in punto di partecipazione, con lo scopo di aggiungere qualità al proprio modo di occuparsi della cosa pubblica”.
Il primo incontro è programmato per giovedì (15 marzo) a Villa Bertelli alle 21 e all’Ufficio Odt sono a disposizione i moduli per l’iscrizione. A questo primo incontro saranno ammessi tutti coloro che sono interessati all’argomento, indipendentemente dalla loro residenza. Verranno affrontate e discusse le tecniche ed i sistemi attualmente maggiormente utilizzati dalle amministrazioni locali, per coinvolgere i cittadini nei procedimenti e, talvolta, anche in alcune scelte di governo del paese. Al termine degli incontri verrà rilasciato un “attestato di partecipazione” che servirà ad aggiornare ed implementare l’elenco ufficiale dei facilitatori previsto dall’articolo 7 dell’attuale regolamento sulla partecipazione popolare.
“Il tema della mobilità, la raccolta differenziata, il problema dell’acqua, il bilancio (2014) sono stati in passato alcuni degli argomenti oggetto di procedimenti partecipati, che hanno avuto complessivamente risultati positivi, aldilà delle risposte ricevute, poiché percorsi e procedimenti di questo tipo non solo promuovono il coinvolgimento della cittadinanza e incrementano il senso civico, ma accrescono anche le competenze democratiche e legittimano alcune scelte delle amministrazioni committenti, rendendole più efficienti e più efficaci – si legge in una nota -. Tutto ciò è possibile, tuttavia, a condizione che tali percorsi siano ben strutturati e definiti. Prima di dar loro inizio, è necessario che i soggetti promotori individuino le tempistiche e le modalità, nonché gli argomenti o l’argomento oggetto del dibattito. Chi saranno i partecipanti e come verranno scelti, etc. etc.. E non solo questo: prima che il processo partecipativo abbia inizio, l’amministrazione di riferimento deve stabilire il valore da attribuire alla risposta partecipata ed in che misura ne terrà conto. Questi ed altri saranno gli argomenti in discussione nel primo incontro”.