
Dalla rete al piatto. Da oggi anche la vendita diretta del pescato di giornata a Viareggio torna ad avere una sua specifica fonte di disciplina, seppur transitoria.
A seguito, infatti, della sostituzione del vecchio regolamento comunale sul mercato ittico risalente all’anno 2000, con l’attuale regolamento emanato nel 2016, era venuta meno quella regolamentazione che negli anni aveva legittimato la vendita diretta del pescato di giornata lungo la banchina del Canale Burlamacca nei pressi della Passerella pedonale, con la conseguenza che le varie imprese da pesca praticanti questa attività di piccola vendita si sono trovate sprovviste di specifica disciplina.
La situazione di empasse ha fatto sì che le cooperative della pesca da un lato ed il Comune di Viareggio dall’altro, presentassero alla Capitaneria di porto ed all’autorità portuale regionale una richiesta affinché, nelle more delle valutazioni di competenza dell’organo politico comunale in merito alle conseguenti modifiche al regolamento del mercato ittico, potessero emanare un “provvedimento ponte” che disciplinasse transitoriamente la vendita diretta.
Ecco che, dopo alcuni mirati incontri con le associazioni di settore, le cooperative della pesca e l’Asl, si è arrivati oggi all’emanazione ed illustrazione dell’ordinanza che disciplina in via transitoria la vendita del pescato “di giornata” proveniente della piccola pesca lungo la sponda ovest del Canale Burlamacca.
Si tratta di un provvedimento firmato congiuntamente dal comandante della Capitaneria di porto di Viareggio, Giovanni Calvelli, e dal segretario dell’Autorità Portuale regionale Fabrizio Morelli, alla cui stesura hanno a vario titolo partecipato, per i profili di competenza, il Comune di Viareggio e l’Asl Nord-Ovest Toscana, secondo un percorso condiviso iniziato già nel 2014.
Nelle more, quindi, dell’approvazione definitiva da parte del Comune di Viareggio delle opportune modifiche al vigente regolamento del mercato ittico comunale e, al momento, comunque entro e non oltre il 30 giugno prossimo (salvo specifiche proroghe) alle unità della “piccola pesca” (si tratta delle unità non superiori ai 12 metri, come risultante dalla licenza di pesca) è eccezionalmente consentito effettuare la vendita diretta, la cosiddetta filiera corta, di piccoli quantitativi del “pescato di giornata” (per un massimo di 40 chili giornalieri).
Allo scopo, le barche possono ormeggiare di fianco alla sponda del Lungo Canale Burlamacca Ovest nel tratto di banchina che va dalla Statua Viani all’edificio della Dogana, escluso comunque il tratto interessato dalla proiezione della Passerella pedonale Luciana Pacifici e, comunque, con l’osservanza dei limiti, delle condizioni e delle prescrizioni contenute nella stessa ordinanza.
Tali prescrizioni investono sia profili tecnico-nautici (ovvero, riguardano le modalità di ormeggio delle unità da pesca e le relative manovre), che commerciali ed igienico-sanitari (vengono infatti adeguatamente disciplinati orari, modalità di conservazione e vendita dei prodotti ittici).
Il provvedimento di oggi, che è stato illustrato questa mattina (21 marzo) dal comandante Calvelli e dall’ingegner Morelli, presente anche il vice sindaco Valter Alberici, alle cooperative ed ai rappresentanti della pesca, faciliterà senza dubbio i controlli degli enti a vario titolo preposti: ciò, oltre a garantire la sicurezza della navigazione e degli operatori portuali, assicurerà, seppur in modo transitorio e nelle more di una definitiva disciplina, nuova legittimazione ad una modalità di vendita dei prodotti ittici (quella “diretta in banchina”) sicuramente caratteristica per la città di Viareggio, fonte di reddito per quei pescatori che la praticano rispettando le regole, ma anche fonte di attrazione per i turisti e strumento di tutela dei consumatori finali e dell’ambiente marino.