M5s Viareggio: “Regolamento urbanistico, nessuna risposta ai problemi della città”

“Una bella lezione universitaria che poteva andare bene per migliaia di altre città. E una serie di elogi alle bellezze della nostra terra, dalla pineta agli edifici liberty”.
Ecco di cosa si è parlato, secondo il Movimento 5 stelle di Viareggio, in occasione della presentazione del nuovo regolamento urbanistico che si è svolta ieri (29 marzo) in una gremita sala di rappresentanza del palazzo comunale di Viareggio.
“Non vi è stato nessun accenno su ciò che si intende fare per affrontare alcuni nodi cruciali per la nostra città – scrive il M5s – nessun accenno a come si intende valorizzare le risorse urbanistiche del nostro territorio, nessun riferimento al mercato centrale, al mercato ittico, peraltro dimenticato anche nell’unica cartina mostrata pubblicamente, a quello dei fiori, all’area dell’ex Salov, a cosa ne sarà dell’immobile dell’ex Caprice. Niente da dire – si legge ancora nel comunicato – riguardo al tipo di città che vogliamo costruire, sulla viabilità, sulla mobilità, sulla sostenibilità, sui trasporti pubblici, sulle infrastrutture esistenti, dalla stazione Scalo alle marine sia in città che a Torre del Lago di come valorizzare lo splendido lago ormai in agonia da anni o della Marina con edifici abbandonati e dell’enorme patrimonio ambientale svalutato. Niente da dire – scrivono – neanche sulla Cittadella del carnevale e del suo assetto viario, sul Teatro Jenco e sulla Casa delle Donne, assistendo alla proiezione dove una sola ‘slide’ ci indicava come tutti già sappiamo, che c’è un palazzo in via Matteotti abbandonato, una ex caserma dei Carabinieri all’angolo di piazza Mazzini da rivalutare. Di fronte a tutto questo – conclude il movimento – un’unica sicurezza dichiarata dal sindaco durante l’introduzione, cioè che l’asse di penetrazione, la mistificata via del mare si farà, anche se non serve a niente aggiungiamo noi, come previsto da lui e dai suoi scudieri, a sud dello stadio, aggredendo il prezioso patrimonio naturale, sottolineando che nel parco naturale o ci stiamo dentro o ci si esce e che l’autorità portuale non serve a niente, il tutto in puro stile del ghingaresco, della serie ‘io sono io’ come recitava uno spavaldo Sordi vestendo i panni del famoso Marchese del Grillo”.