Pietrasanta, Farmacia: esulta il centrodestra, scetticismo da Pd e M5S

6 aprile 2018 | 13:52
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Pietrasanta, Farmacia: esulta il centrodestra, scetticismo da Pd e M5S

“La farmacia comunale parte con il doppio degli scontrini”. Esulta il senatore di Forza Italia ed ex sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni per i risultati ottenuti dalla farmacia comunale, nel giorno dell’inaugurazione della nuova sede. Nello stesso periodo dello scorso anno, dal 26 al 31 marzo quando la farmacia comunale era ubicata in via Garibaldi, fanno sapere dal suo entourage, gli scontrini fiscali emessi erano stati la metà: 6764 euro contro i 13196 euro dello stesso periodo di quest’anno. La perdita d’esercizio era stata dal 2010 al 2017 complessivamente di oltre 230mila euro. Eroso anche il patrimonio netto che ha progressivamente coperto le perdite.

“La partenza – spiega Gianluca Duranti, presidente dell’azienda speciale farmaceutica Pietrasanta, nominato proprio dall’allora sindaco Mallegni – è stata in linea con le nostre aspettative. Lo spostamento, visti i risultati ed il crollo del fatturato, era indispensabile per salvare la farmacia, i dipendenti e garantire prospettive di nuove assunzioni e continuare a garantire un servizio sociale alla nostra comunità”.
“È stata una scelta non certo facile e non condivisa da tutti, anche all’interno della giunta comunale – analizza Mallegni – ma che consentirà all’azienda speciale di non fallire. Non si governa per il consenso, ma per fare le cose nell’interesse della comunità. All’interno del perimetro del centro storico insistono tre farmacie, una media superiore al valore di domanda-offerta. Chi voleva tenerla lì, in via Garibaldi, non faceva gli interessi della comunità. Oggi possiamo dire che, come accaduto per la Fondazione Versiliana che è stata risanata, anche per la Farmacia Comunale, che è patrimonio di tutti, è iniziato un percorso di crescita”. Lapidario il commento del candidato sindaco Alberto Giovannetti Giovannetti: “I dati dei bilanci sono li a dimostrare che, nei cinque anni di amministrazione di centro sinistra, non c’è stato un risultato d’esercizio in positivo. L’ultimo positivo nel 2015 è stato chiuso dalla nostra amministrazione. Noi gestiamo il bene pubblico come se fosse una impresa, ed un’impresa così avrebbe chiuso. Mi congratulo con il presidente Duranti e con la nostra amministrazione che ha tenuto duro su un tema che è stato oggetto anche di scontro ed incomprensioni”.
Un tema, quello dei nuovi locali che aveva acceso il dibattito nella politica locale negli scorsi mesi. Su questo, il Partito Democratico ribadisce la propria contrarietà alla soluzione scelta per tentare il salvataggio dell’azienda speciale, sia nelle modalità che per la collocazione. “I motivi non sono meramente pregiudiziali, ma di sincera preoccupazione, alla luce del giudizio espresso dal revisore dei conti riguardo l’incertezza delle previsioni a supporto del piano di trasferimento circa aumento di clienti, scontrini eccetera, a fronte invece della sicurezza dei maggiori costi previsti per l’investimento necessario – afferma il segretario comunale dem Antonio Orsucci -. Comprendiamo le difficoltà di chi è stato chiamato a gestire le ultime fasi amministrative ma non possiamo condividere una decisione che, per quanto obbligata potesse essere, non tiene conto degli effetti collaterali che potrebbe comportare sul quartiere di Porta a Lucca. E di questi ne è responsabile solo e soltanto la politica e chi ha governato negli ultimi due anni la città, che non ha voluto prendere in considerazione alcun provvedimento, fra cui anche qualche nostra proposta, per provare a invertire la tendenza dei bilanci della Farmacia e salvare una realtà che contribuiva a tenere viva questa zona marginale ma nevralgica del centro storico”.
“Se la decisione di trasferire la farmacia comunale e la scelta della nuova collocazione serviranno a rimettere in sesto il bilancio e a rilanciare questa azienda, sarà solo il tempo a dircelo – prosegue Orsucci – nel qual caso ne saremo ben felici. Per il momento ci permettiamo di dubitarne. Di sicuro, se saremo chiamati a governare la città, affronteremo anche questo tema con senso di responsabilità. Non saremo ancorati a chiuse posizioni ideologiche, col solo spirito di fare semplicemente il contrario di ciò che è stato fatto da altri. A guidarci sarà, come sempre, la volontà di agire secondo la logica dell’interesse collettivo del territorio e della comunità”.
“Sarà inoltre premura del nostro partito – conclude Orsucci – assieme al nostro candidato sindaco Ettore Neri, confrontarci e discutere con i residenti e i titolari delle attività di Porta a Lucca per avanzare delle proposte che riescano a coniugare la vitalità del quartiere e la qualità della vita”.
Scettica, a dir poco, anche la posizione del Movimento 5 stelle locale. “Il M5S Pietrasanta – si legge in una nota – ringrazia il presidente del Cda Duranti e il direttore delle farmacie comunali per l’invito all’inaugurazione del trasferimento del negozio di Porta a Lucca presso l’area Conad. L’assemblea cittadina del M5S ha deciso di non far partecipare il candidato portavoce sindaco Nicola Briganti, coerentemente con le posizioni che il nostro gruppo ha tenuto nei confronti della delibera nei suoi passaggi in Consiglio comunale. L’ex sindaco Mallegni afferma che l’attuale ubicazione della farmacia, allontanata dal centro cittadino, sarà ancora più utile come servizio sociale, ma sappiamo che la cattiva gestione della Ztl nella zona di Porta a Lucca e stime discutibili del piano economico hanno spostato gli equilibri di questa decisione. Ci dispiace per i dipendenti ed i cittadini anziani o con difficoltà motorie del centro che hanno sempre dato un elevato valore di servizio sociale alla farmacia comunale”.
“Il M5S – concludono – è sempre disponibile al confronto e agli eventi di informazione politica nell’interesse della collettività, attendiamo questo tipo di occasioni per parlare di temi concreti e rinnoviamo i nostri auguri di buon lavoro al personale della farmacia per i disagi che deve sopportare a causa di una scelta dell’amministrazione dimissionaria che abbiamo contestato in passato perché riteniamo non sia stata fatta nell’interesse della cittadinanza”.