A Villa Gori la mostra sullo sterminio di rom e sinti

10 aprile 2018 | 11:12
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A Villa Gori la mostra sullo sterminio di rom e sinti

Sara inaugurata venerdì (13 aprile) alle 17,30 a Villa Gori di Stiava la mostra Porrajmos. Altre tracce sul sentiero per Auschwitz realizzata dall’istituto di cultura sinta, associazione Nevo Drom, associazione Sinti Italiani Prato.
Interverranno la consigliera delegata alla cultura Linda Frati, Gabriella Paolini di Anpi Massarosa e Roberto Rossetti dell’Istituto storico della Resistenza di Lucca.

Porrajmos è un termine poco noto anche tra coloro che sono più attenti al dovere della memoria. Eppure è una delle parole del genocidio. Un altro modo per ritornare all’orrore dei lager, per provare a evocare ciò che è davvero successo. È il termine – traducibile come “divoramento” – con cui le persone appartenenti alla minoranza linguistica rom e sinta indicano lo sterminio del loro popolo sotto il fascismo e il nazismo.
“Ricordare che cosa è stato il Porrajmos – dicono gli organizzatori – è aggiungere un altro pezzo di memoria necessaria. Magari interrogandosi anche sui tanti ritardi e amnesie che certo non hanno aiutato una piena consapevolezza di questi eventi. Lo sterminio delle persone appartenenti alla minoranza linguistica è poco conosciuto, eppure dovrebbe suscitare interesse anche solo per il fatto che la loro persecuzione in epoca fascista e nazista risulta essere l’unica, ovviamente con quella ebraica, dettata da motivazioni esclusivamente razziali: proprio come gli ebrei, infatti, rom e sinti furono perseguitati e uccisi in quanto razza inferiore destinata non alla sudditanza e alla servitù, ma alla morte”.
La mostra curata da Luca Bravi, Paola Dispoto, Carlo Berini, Radames Gabrielli ed Ernesto Grandini, ripercorre queste vicende, facendo luce su questa pagina della storia.