
“Risorse sanitarie impoverite allo stremo e un bacino d’utenza potenziale che in estate lievita in maniera esponenziale non stanno insieme: per questo la Versilia e il suo ospedale meritano quegli investimenti su quantità e qualità di operatori e servizi che finora sono stati solo promessi e annunciati”. Ad affermarlo è il neo capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Maurizio Marchetti che, nel condividere le preoccupazioni espresse ieri dal senatore azzurro Massimo Mallegni, annuncia di voler aprire un fronte regionale sulla sanità versiliese in continuità con l’azione parlamentare.
“Come Forza Italia – incalza Marchetti – intendiamo muovere una autentica offensiva contro il progressivo impoverimento di reparti, servizi, piante organiche di medici e infermieri che hanno ridotto il presidio ospedaliero versiliese all’ombra di se stesso. Gli sforzi di chi con professionalità e abnegazione vi opera quotidianamente per far fronte ai bisogni di salute dei cittadini sono continuamente frustrati da nuovi tagli e contrazioni nei servizi, blocchi del turn over e direttive regionali che stanno via via rallentando l’intero sistema sanitario regionale, ma che sono tanto più vistosi e preoccupanti in un’area che nella stagione estiva vede le presenze sul territorio lievitare in modo esponenziale. Per questo, insieme col senatore Mallegni, siamo pronti a dare battaglia per restituire alla Versilia i servizi sanitari di cui necessita per la sicurezza e il benessere delle persone, residenti e turisti”.
Sul tema anche il consigliere comunale di Viareggio del Movimento dei Cittadini di Viareggio e Torre del Lago, Massimiliano Baldini: “Al sindacato Fials – scrive – bisogna riconoscere un coraggio da leoni e solo per questo merita sostegno e supporto. Eh già, perché a parlare di sanità in Toscana e a dire tutti i giorni come stanno le cose nelle strutture ospedaliere – per davvero, non con le statistiche della società della salute a cui non crede nessuno – quando a governare la regione c’è la macchina del Pd e di Enrico Rossi che non fa sconti a nessuno ed ha una “memoria da elefante”, bisogna crederci davvero ed essere pronti a mettere in gioco molto, se non tutto Ma Daniele Soddu, Luca Dinelli e tutti i componenti di Fials hanno dimostrato più di una volta di avere le spalle larghe e, a dispetto del conformismo dilagante che impera nell’ambiente, hanno da tempo deciso di alzare la bandiera dell’utente paziente dimenticato e bistrattato e del lavoratore operatore sanitario puntualmente lasciato solo, sfruttato e sottopagato, tutti sacrificati nel nome di quelle statistiche cervellotiche che ai cittadini puzzano di farlocco e che sembrano costruite per giustificare e difendere un sistema di potere più che per descrivere la vera realtà dei fatti in sanità”.
“Soddu e soci strillano tutti i giorni, sono in piazza, raccolgono firme, denunciano le magagne e non si fermano, davanti a niente, davanti a nessuno – prosegue Baldini – in una parola, fanno bene il loro mestiere. A febbraio scorso, su mio invito, i rappresentanti di Fials vennero ad ascoltare Claudio Borghi ed Alberto Bagnai, nell’iniziativa che organizzai a Viareggio da Tito del Molo, e nel colloquio che ne seguì misero in evidenza – a mio avviso giustamente – quanto le tesi economiche che portano avanti i noti economisti della Lega, laddove realmente applicate dal futuro Governo, potessero avere una positiva ricaduta sull’intero sistema delle risorse pubbliche e quindi anche sulla sanità dove gli sprechi e le inefficienze la fanno da padrona. A tal proposito, proprio ieri ho informato l’onorevole Claudio Borghi a Roma – già portavoce dell’opposizione proprio in Regione Toscana e da poco eletto membro della Lega in commissione speciale a Montecitorio – dell’iniziativa di Fials qua in Versilia ed il medesimo si è subito dichiarato disponibile a ricevere Soddu ed una sua delegazione alla camera dei deputati per raccogliere le loro istanze e farne subito oggetto di approfondimento e proposta concreta. Ma anche il sottoscritto, schierandosi ancora una volta a fianco di Fials nel sostenere anche la loro ultima denuncia pubblica di questi giorni, intende lanciare una proposta, dare un suggerimento, che è quella di tornare dai cittadini ed in mezzo alla gente, rilanciando il referendum per l’abrogazione della legge 84/2015 sul riordino del servizio sanitario, raccogliendo di nuovo le firme per fare la consultazione popolare il prima possibile. Già nel 2015 ci fu una risposta straordinaria ed i “mandarini fiorentini” si salvarono solo all’ultimo tuffo, questa volta ce la possiamo fare e, sia chiaro sin d’ora, siamo pronti a mettere in piedi un gruppo di lavoro che studi il quesito referendario in modo inattaccabile e tale da passare il vaglio della commissione a Firenze”.
“Nel 2020, se non prima – conclude Baldini – torneremo a votare in Toscana e per abbattere il sistema di potere della sinistra che governa questa regione da sempre, bisogna iniziare debellando questo sistema sanitario scellerato attraverso il quale tanto potere viene gestito dalla politica del Pd. I cittadini lo hanno capito e sono pronti a farlo, spetta alla politica approntare gli strumenti e quella del referendum è l’arma principe per mettere il potere di fronte alle proprie responsabilità”.