Seravezza, richiesta di cittadinanza onoraria per Vando D’Angiolo

Il paese di Azzano, frazione del comune di Seravezza, ha ufficialmente presentato al sindaco Tarabella la richiesta per assegnare la cittadinanza onoraria a Vando D’Angiolo, imprenditore del settore lapideo noto in tutto il mondo, che ad Azzano è nato il 18 luglio 1932.
Le firme, consegnate ieri (16 aprile), sono state molte di più del minimo richiesto dalla legge e sono state raccolte in tutto il territorio comunale.
Orfano di guerra a dodici anni, fu cresciuto con il fratello Danilo dalla madre Mite Giannetti e dal nonno Benvenuto. Alla memoria della mamma, che spronò i figli a studiare e ad emanciparsi da una non facile condizione di povertà, i fratelli D’Angiolo hanno costituito la Fondazione Mite Giannetti D’Angiolo che ha come finalità principale quella di sostenere i ragazzi e le ragazze della montagna in attività formative, sia scolastiche che extra-scolastiche. La scuola elementare di Azzano, oggi chiusa, ebbe vari benefici: un’attrezzata aula computer, docenti di sostegno e di lingua straniera, dotazioni librarie. Anche l’istituto d’arte Palma di Massa ed il Gentileschi di Carrara sono state beneficiarie di sostegni di vario tipo. La Fondazione collabora con con Arpa per la ricerca e la formazione sanitaria. Sia a nome della fondazione, sia a titolo personale, alla comunità di Azzano sono stati destinati non pochi interventi fra i quali la ristrutturazione e l’ampliamento della pubblica assistenza, i lavori di stabilizzazione e il rifacimento della piazza della Pieve di San Martino alla Cappella, il rifacimento del tetto della chiesa di San Michele, un’articolata serie di attività ricreative. Nel cimitero della Cappella, dove ogni sabato mattina i fratelli D’Angiolo salgono a visitare la tomba della mamma e dei familiari, la Fondazione ha finanziato la costruzione di una cappella aperta, opera dell’architetto Mario Botta abbellita da una scultura di Giuliano Vangi. Diplomatosi ragioniere a Carrara nel luglio del 1951, D’Angiolo si laureò in economia e commercio a Pisa nel luglio di sei anni dopo. Fu studente-lavoratore, avendo iniziato a lavorare alla Henraux subito dopo il diploma. Nel 1962, lasciata la Henraux, fondò la Freda Marmi, leader nel campo del marmo, nel maggio de 1968 entrò alla Campolonghi Group che conta centinaia di dipendenti diretti ed indiretti ed un fatturato annuo globale che si attesta sui 100 milioni di euro. Fra i suoi pregi, quello di non avere mai licenziato nessuno. Fra le varie cariche ricoperte nel settore lapideo, si ricorda quella di presidente del Distretto di Carrara. Nel 1970 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, nel 1977 di Cavaliere Ufficiale, nel 1990 di Commendatore, nel 2002 di Cavaliere del Lavoro, nel 2013 il Campano d’oro riconoscimento in onore di ex allievi dell’ateneo pisano che si siano distinti nell’ambito della cultura, dell’arte e delle professioni. D’Angiolo ha anche contribuito alla realizzazione di edifici di risonanza mondiale quali: il municipio di Tokyo, l’opera House di Oslo, la chiesa di san Pio da Pietrelcina, edifici negli Emirati Arabi, in America, nel Sud-est asiatico, La richiesta della cittadinanza onoraria è stata formalizzata per volontà della pubblica assistenza, di cui D’Angiolo fu presidente e cui dette un notevole impulso maturando anche un’esperienza di otto anni come tesoriere della Federazione nazionale.