Acque inquinate a Pietrasanta, Pd e Lega chiedono soluzioni strutturali

“Dopo i primi controlli sulla qualità delle acque del nostro mare, è stato già disposto il primo divieto di balneazione che purtroppo non sarà l’unico se si verificheranno altri eventi meteorici a ridosso delle analisi, con conseguente danno di immagine per la Versilia tutta. La colpa è colpa del Commissario che è a Pietrasanta da 6 mesi, o di chi ha amministrato per 2 anni e mezzo e non ha fatto nulla per risolvere il problema, se non accusare gli altri sindaci versiliesi?”. Il duro j’accuse relativo alla qualità delle acque di balneazione nel territorio di Pietrasanta, arriva dal Nicola Conti del Partito Democratico che invoca interventi strutturali per risolvere definitivamente la questione.
“È evidente che anche per questa stagione, come già successo in quelle precedenti – accusa Conti – pagheremo a caro prezzo l’immobilismo dell’amministrazione uscente, che non è stata in grado di svolgere alcuna azione per ridurre l’inquinamento delle acque, se non voler ricorrere all’uso dell’acido peracetico, un palliativo che interviene sull’effetto e non di certo sulle cause che provocano il superamento dei limiti della balneabilità delle acque”.
“Ormai – dice ancora il rappresentante Dem – sono necessari interventi volti a risolvere all’origine l’inquinamento: ovvero provvedimenti per potenziare i depuratori biologici al fine di evitare fuori parametro in uscita, realizzare fognature nere per quelle zone abitate ancora sprovviste, come i lavori eseguiti da Gaia nella zona del Barcaio, intervenire una volta per tutte sugli scarichi abusivi che riversano direttamente nei corsi superficiali così come imporre trattamenti appropriati dei reflui civili per quelle abitazioni ancora sprovviste e non allacciate alla fognatura. È necessario quindi che la nuova amministrazione si attivi per supportare Gaia nell’ottenere i giusti finanziamenti per intervenire su depuratori e fognature, proprio come fece a suo tempo Ettore Neri per Seravezza”.
“Di certo – conclude – va riconosciuta la responsabilità politica di un sindaco che ha avuto la possibilità di governare per oltre 12 anni senza mai intervenire in maniera drastica sulle cause, rivolgendosi sempre verso la falsa soluzione del peracetico, forte ossidante causa di un impatto negativo sull’ambiente ed in particolar modo sulla microfauna e la flora dei canali dove viene impiegato. Questa scelta ha di fatto ritardato gli interventi strutturali su depuratori e fognature, oltre che sui controlli degli scarichi abusivi, con conseguenze che si ripercuoteranno ancora per anni in termini ambientali ed economici”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, per una volta, anche la Lega che con Elisa Montegmagni, capogruppo del carroccio in consiglio regionale, stigmatizza la situazione: “Con una temperatura pressoché estiva – afferma Montemagni – qualcuno magari, in questo fine settimana, aveva pensato di farsi una bella nuotata ma a Marina di Pietrasanta un’area di circa 800 metri è stata interdetta alla balneazione, visto che l’Arpat ha comunicato dati poco incoraggianti, dopo i prelievi effettuati nelle ormai note stazioni Fosso Fiumetto e Fosso Motrone. Siamo alle solite e questo primo stop, arrivato il 20 aprile, non promette nulla di buono per la prossima stagione balneare che, calendario alla mano, non è poi così lontana”.
“Insomma – accusa Montemagni – è vergognoso che, dopo anni, ci si ritrovi ancora con una Versilia costellata dagli odiosi cartelli che intimano al bagnante di rimanere in spiaggia. A forza di sperimentare per trovare una soluzione all’annosa criticità finirà che i turisti impazientiti e delusi si rivolgeranno sempre più ad altri lidi”.
“D’altronde – conclude Montemagni- i batteri da qualche parte arrivano ed il problema si deve risolvere a monte, in modo definitivo, visto che le soluzioni finora messe in campo sono risultate solamente onerose e senza alcun riscontro positivo. Sono anni che segnaliamo come si spendano inutilmente i soldi dei toscani. Sarebbe il caso di finirla con questo continuo sperpero”.