
E’ stato revocato questa mattina (25 aprile) il divieto di balneazione emesso il 22 aprile nella zona della Fossa dell’Abate e della marina di ponente a Viareggio.
L’ordinanza era stata emessa per fini precauzionali, dopo che le analisi dell’Arpat, richieste dall’amministrazione comunale, avevano evidenziato una minima presenza di escherichia coli sui campioni effettuati.
Da oggi, vista la nuova comunicazione di Arpat che informa che le ulteriori analisi dimostrano il ripristino della qualità delle acque, sarà di nuovo possibile fare il bagno. L’amministrazione comunale sottolinea che sono comunque in corso tutte le verifiche del caso sull’impianto di depurazione e, soprattutto continuano le indagini per individuare il responsabile dello sversamento improprio avvenuto nei giorni scorsi e documentato dal Consorzio di Bonifica.
Sul provvedimento interviene il segretario comunale del Pd, Leonardo Betti: “La revoca del divieto di balneazione – dice – è una buona notizia ma non dimentichiamo che, da qualche anno, il rincorrersi di divieti e revoche spaventa, e non poco, chi ama Viareggio e crede nel suo potenziale turistico. Da troppi anni la Fossa dell’Abate è stato il campo di battaglia per misurare pesi politici contrapposti e separati da questa lingua fluviale. Sarebbe auspicabile, in un’ottica lungimirante, abbandonare i campanilismi e gli azzardi fino ad abbracciare, sinergicamente, una soluzione di lungo periodo che non comporti, all’alba di ogni primavera, la paura che la stagione balneare sia messa in pericolo”. “Mentre la dialettica amministrativa si scontra – conclude Betti – nessuno fa il conto su cosa possa significare, per le nostre attività ricettive, un divieto di balneazione. Oggi il mondo viaggia sul web ed una notizia che fa clamore, come il divieto di balneazione in Versilia, si dirama come un fiume in piena portando il popolo della rete a scegliere mete diverse dalla nostra splendida terra. Con i rischi che questo, inevitabilmente, comporta. Come già si tentò di fare nel 2013, è l’ora di elevarci dai battibecchi nostrani e sposare soluzioni di lungo periodo richiamando, ove necessario, anche la Regione ai suoi ruoli ed ai suoi doveri. Noi, come partito, diamo fin da subito la nostra disponibilità a chiunque intenda intraprendere azioni, anche di forza, nei confronti del gestore idrico Gaia, così come siamo disponibili a sostenere il pugno di ferro contro coloro che non rispettano le norme in materia di scarichi. E’ l’ora che la politica si sposti sul terreno del fare, lasciando ad altri inutili discorsi”.