S.Anna di Stazzema, piantati i primi chiodi dell’installazione per la più piccola vittima dell’eccidio

Nel giorno del 73esimo anniversario della Liberazione piantati , lungo il sentiero tra Sant’Anna di Stazzema e Valdicastello Carducci i primi chiodi dell’installazione Anna-Monumento all’attenzione, dell’artista Gianni Moretti, che ricorda Anna Pardini, la più piccola delle 560 vittime della strage nazifascista del 12 agosto 1944: aveva appena 20 giorni quando fu uccisa. A piantarli Enrico Pieri, Siria Pardini, Adele Pardini, Romano Berretti, Lidia Berretti, Mario Ulivi, tutti superstiti dell’eccidio, insieme ad alcuni familiari delle vittime e alle autorità presenti.
Il progetto, sostenuto dalla Soprintendenza di Lucca con Luigi Ficacci, prevede l’installazione di 27mila chiodi a forma di cardo, tanti quanti sono i giorni che avrebbe vissuto AnnaPardini. Saranno piantati lungo il sentiero da chiunque lo desideri. La forma dei chiodi è stata studiata dall’artista per riprendere un’antica leggenda tedesca, in base alla quale un cardo nasce là dove è stato versato il sangue di innocenti.
Tra le altre iniziative oggi a S.Anna di Stazzema la deposizione di una corona d’alloro al cippo su piazza della Chiesa, dove furono trucidate centinaia di persone. Al Museo è stato ricordato poi Moreno Costa, partigiano combattente nella Bandelloni, sminatore dopo la guerra, scomparso lo scorso 1 aprile a 92 anni e presentato il progetto Anna-Monumento all’attenzione: tra i partecipanti il sindaco di Stazzema Maurizio Verona e il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani.