EuropaCinema, il caso del marchio fa litigare maggioranza e opposizione

Nuove liti tra maggioranza e opposizioni a Viareggio. Questa volta, ad alzare la voce è stato il Partito Democratico locale che non ha gradito alcune dichiarazioni dei membri della giunta relative alla situazione del festival EuropaCinema. “A leggere le dichiarazioni di esponenti della giunta e della maggioranza su EuropaCinema – si legge in una nota – viene da chiedersi se si è svegli oppure si stia sognando. A cominciare dall’affermazione dell’assessore alla cultura, Sandra Mei, che ha detto di essere pronta a restituire il marchio di EuropaCinema a Felice Laudadio. Ma davvero si pensa di risolvere con una dichiarazione indispettita un problema tanto complesso quanto la perdita di un festival cinematografico che si è svolto a Viareggio dal lontano 1989? A parte il fatto che un’uscita del genere difetta del minimo bon ton istituzionale, considerata la gratitudine che questa città deve a Laudadio, questa amministrazione comunale sembra davvero ispirarsi solo alla logica del dispetto e della ripicca. L’idea del ‘buon governo’ è molto lontana”.
“L’assenza di qualsiasi approccio costruttivo da parte della maggioranza traspare anche dalle dichiarazioni rilasciate in commissione cultura dalle consigliere Stefania Carraresi e Gloria Puccetti – proseguono i Dem -. Per Carraresi, l’ultima edizione viareggina di EuropaCinema, quella del 2013, sarebbe stata ‘un pianto, un festival tirato via’. Secondo Puccetti avrebbe addirittura fatto ‘più danni della grandine’. Tali giudizi non appaiono né misurati né obiettivi. L’edizione 2013, realizzata certo in economia (meno di 150mila euro), allineò registi illustri come Ettore Scola, Sergio Castellitto, Paolo Benvenuti e Peter Greenaway. Ci furono una mostra fotografica in passeggiata, la rassegna dei costumi dell’Armata Brancaleone, l’esposizione dei disegni di Federico Fellini a villa Paolina. La città fu coinvolta con le vetrine dedicate al cinema, feste nei locali, la sfilata di bande musicali per le strade. Esternazioni da mercato (con tutto il rispetto per il mercato), non da consiglieri comunali. Ma, oramai ci siamo abituati”.
“Quel festival fu, tra l’altro – dicono i democratici – l’occasione per coinvolgere il compianto Ettore Scola, cui venne assegnata la cittadinanza onoraria, nel Festival Pucciniano. E infatti il maestro del cinema firmò la regia di una memorabile Bohème allestita al Teatro Puccini nell’estate del 2014. La memoria è corta o, forse, fa comodo non ricordare. La stessa Puccetti, all’epoca vicesindaco, si dichiarò entusiasta del festival. Ora ha cambiato opinione, tant’è. La logica della maggioranza continua ad essere ispirata all’idea del ‘tanto peggio, tanto meglio’. È essenziale, per loro, svalutare in tutti i modi quello che c’è stato prima, pur di rintuzzare qualsiasi critica e osservazione e giustificare il loro sostanziale immobilismo”.
“Viceversa, a nostro parere – conclude la nota – servirebbe impegno perché manifestazioni di ampio respiro culturale non fuggano ma rientrino nel nostro territorio per dare alla nostra città un appeal che, purtroppo, va scemando. Le affermazioni di oggi invece sono come macigni sulla strada di un dialogo fra forze politiche di cui Viareggio avrebbe bisogno”.