Camaiore, il bilancio in Consiglio: ridotto l’indebitamento

Prosegue l’opera di messa in sicurezza del bilancio del Comune di Camaiore, certificata dall’approvazione della giunta del consuntivo 2017. Il documento approderà in Consiglio Comunale nei prossimi giorni per il voto definitivo. L’azione di contenimento della spesa prosegue ed è evidenziata da dati positivi su tre indicatori: diminuzione del disavanzo contabile, consolidamento del Fondo Crediti dubbia esigibilità, diminuzione dell’indebitamento dell’ente.
Dopo tre anni il Comune di Camaiore è in anticipo di circa trecentomila euro sul piano trentennale di recupero del disavanzo contabile previsto per legge. Il Fondo è arrivato a lambire i diciassette milioni di accantonamento di risorse (un tesoretto nel tempo, se i residui si trasformeranno in incassi), mentre resta superiore al milione il fondo per rischi legali e contenzioso per le cause in essere.
Quasi cinque milioni sono spesi annualmente per il rimborso dei mutui, il 12,7% delle entrate relative ai primi tre titoli. L’amministrazione Del Dotto, dal 2012, ha diminuito quasi otto milioni l’indebitamento complessivo (da 55 a 47 milioni), continuando comunque a investire (nel 2017 contratti mutui per 1.240.683,41 euro uno degli importi più bassi degli ultimi anni).
“L’azione combinata di questi tre fattori permette quindi – si legge in una nota – di salvaguardare il futuro del bilancio, scongiurando i rischi legati a mancate entrate (tributi, sanzioni o partite con enti terzi) o a uscite straordinarie come ad esempio le conseguenze di una causa legale. Il tutto in un quadro in cui si tiene d’occhio la spesa corrente (intorno ai trentotto milioni negli ultimi tre anni) perché diminuiscono entrate importanti come gli oneri di urbanizzazione che si fermano a quota un milione e quattrocentomila euro, toccando il minimo da quindici anni a questa parte. Si continua però a investire sui capitoli pubblica istruzione, sociale, casa che sfiorano quota cinque milioni, con un aumento di trecentomila euro nel 2017 senza considerare le spese di personale e quelle immobiliari (sia di investimento che di manutenzione)”.
Fondamentale per tutelare questo ambito è l’opera di recupero dell’evasione fiscale per i tributi Imu e Tari/Tasi che si attesta sui due milioni e ottocentomila euro per il 2017 (l’anno precedente avevano toccato i tre milioni di euro), entrate che rendono più equa la fiscalità locale e che al contempo rivestono un ruolo cruciale per i bilanci delle amministrazioni in questo momento storico. Da approfondire invece il dato dell’anticipazione di cassa: il 2017 è stato chiuso con una cifra di circa due milioni e novecentomila euro. Le motivazioni sono però da ricercare sul ritardo degli accrediti Imu da parte dello Stato (il 2 gennaio 2018 sono entrati due milioni e quattrocentomila euro) e dei pagamenti della Regione Toscana in merito alla questione Cav. L’anticipazione ha però permesso di diminuire i tempi di pagamento dell’ente, su cui è previsto un ulteriore sforzo (nel 2015 erano 111, oggi sono 77).