
Venerdì (11 maggio) alle 11 al Forte di Leopoldo primo, in piazza Garibaldi a Forte dei Marmi verrà inaugurata la mostra March Chagall. Anime Morte alla presenza del sindaco Bruno Murzi, dell’assessore alla cultura e turismo Graziella Polacci e al presidente di Villa Bertelli Ermindo Tucci. La mostra presenta 96 acqueforti che Marc Chagall realizzò tra il 1924 e il 1925 ispirate ai personaggi del famoso libro Anime Morte di Nikolaj Vasil’evič Gogol’.
I personaggi che Chagall mette in scena sono figure grottesche e patetiche di notabili, di piccoli proprietari terrieri, servi della gleba, che appartengono ad un mondo sonnolento e corrotto. Chagall si dimostra un prodigioso disegnatore ed un abile indagatore dell’animo umano. Dopo l’inaugurazione, la mostra aprirà i battenti ufficialmente sabato (12 maggio) e sarà aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 20, fino al 24 giugno. Le novantasei tavole de Le anime morte, incise fra il 1923 e il 1927, furono stampate da Louis Fort nel 1927 sotto la direzione di Ambroise Vollard. Questo primo grande ciclo, sicuramente uno dei grandi monumenti dell’arte del ‘900, rappresenta per Chagall un banco di prova assai importante per saldare e armonizzare le proprie radici culturali ebraico-russe e il cosmopolitismo della Ville Lumière.
Di fronte alla lastra di metallo sa una cosa soltanto: egli ha vissuto in un mondo che non assomiglia a nessuno di quelli che finora ha conosciuto in Francia e Germania. Per lui le incisioni approntate per Le anime morte raccolgono l’ambizione suprema del poema. Concentrare in un volume per immagini lo spazio e il tempo reali, percorrendo inquietamente le distanze che dividono Vitebsk da San Pietroburgo, Ljozno da Mosca, accumulando il tempo di due secoli, il tempo minuzioso di infinite giornate. Le anime morte sono il tratto d’unione fra la cultura originaria della sua infanzia e quella che matura, sul piano dello stile pittorico a Parigi.