Viareggio, un’installazione contro la plastica in mare

10 maggio 2018 | 13:59
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Viareggio, un’installazione contro la plastica in mare

In mare fra 30 anni ci sarà più plastica che pesci. Questo il risultato di uno studio finanziato da una delle Fondazioni più importanti al mondo, la Fondazione Ellen MacArthur: un problema reale, che coinvolge anche il Mediterraneo e sul quale l’Amministrazione comunale e Sea Risorse vogliono puntare l’attenzione.
Si chiama Foreatplastic l’installazione provocatoria realizzata da Luca Gnizio, ecosocial designer, per SeaRisorse, nell’ambito del Versilia Yachting Rendez Vous, in collaborazione con l’amministrazione comunale, Fiera Milano e Navigo.

La trasparenza delle acque sopraffatta dalla presenza della plastica: non restare seduto a guardare. Questo il tema sottolineato dall’opera, collocata in Passeggiata all’ingresso della fiera della nautica: un’onda che partendo limpida si corrompe e si infrange su un mare di plastica.
Il tutto realizzato con i rifiuti: materiale plastico raccolto da Sea Risorse che è diventato arte. Una scultura viva, che come il mare respira e cambia forma e colore ad ogni soffio di vento. Atto finale, il visitatore: l’uomo che entra all’interno dell’installazione e si siede in trono. Re, causa e soluzione di un disastro che può e deve essere fermato.
Inevitabile il selfie, e l’invito a pubblicare e socializzare quante più foto possibili: un atto di riflessione e denuncia collettiva perché la vera causa del problema sono gli stili di vita.
“Gli avanzi di plastica che arrivano in mare, o sulle spiagge, sono di origine domestica – spiega il presidente di Sea Risorse Fabrizio Miracolo – si parla del 54% del totale. Gli inquinatori siamo noi: perché non facciamo in modo corretto una banale raccolta differenziata o perché con noncuranza abbandoniamo sporcizia deturpando bellezze naturali”.
Qualche numero. Secondo alcune ricerche, oltre il 10% di plastica prodotta – 280 milioni di tonnellate l’anno – viene gettato in mare. Quasi 5500 miliardi di pezzi di plastica galleggiano nei mari di tutto il mondo. Circa 300mila tonnellate, cinquanta grammi per ogni essere umano presente sulla Terra. La plastica sminuzzata finisce nello stomaco dei pesci, entrando quindi nella catena alimentare, quella più grande confluisce nei grandi vortici oceanici di rifiuti.
E il Mediterraneo non è immune al problema: dall’indagine Beach Litter 2017 di Legambiente condotta in 62 punti del litorale, risultano 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di costa. Al primo posto della classifica dei rifiuti troviamo la plastica, seguono vetro e ceramica, metallo, carta e cartone. E ancora: sacchetti di plastica, shopper e buste.
“Quando lasciamo cadere un oggetto qualsiasi – continua il presidente Miracolo – quando volutamente lasciamo a bordo strada un sacchetto di rifiuti, dobbiamo essere consapevoli del crimine che stiamo compiendo. Dobbiamo essere informati dei tempi di decomposizione dei materiali, la plastica in primo luogo”.
Perché una scatola di cartone scompare in un mese, e un rotolo di carta igienica in sessanta giorni. Ma per un pannolino usa e getta servono 200 anni, per una bottiglia o per uno shopper non ne bastano una quindicina, e per la totale eliminazione di posate di plastica o accendini deve trascorrere almeno un secolo.
“Sono numeri che da soli dovrebbero indurre a essere più responsabili – sottolinea il sindaco Giorgio Del Ghingaro – e Viareggio farà la sua parte. Grazie a Navigo aderiremo a progetti Europei di recupero della plastica in mare e da oltre un anno abbiamo aderito come Amministrazione alla strategia Rifiuti Zero, che mi vide, anni fa, folle e convintissimo promotore e che adesso è riconosciuta a livello mondiale come l’unica in grado di fermare questo come altri disastri ambientali”.
Non si tratta solo di fare la differenziata, e di farla correttamente, non è semplice porta a porta, Zero Waste si situa oltre il riciclaggio promuovendo la riduzione dei consumi domestici della plastica sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.
“Un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del Pianeta. Il mare è il polmone blu del Pianeta, è la cornice naturale di Viareggio che non finisce mai di stupire ad ogni alba rosa, per ogni tramonto infuocato: il mare per noi è bellezza ma anche vita e risorsa. Difenderlo è un atto naturale – conclude il primo cittadino – e per farlo abbiamo scelto un’occasione prestigiosa, il Versilia Yachting Rendez Vous che come Viareggio di mare parla e vive, e la strada della bellezza e dell’arte”.