Shelley fa litigare a Viareggio. Il Pd: “Imbarazzante l’assessore alla cultura”

A Viareggio Shelley fa ancora discutere. E non tanto per i suoi meriti letterari. Il Pd, infatti, contesta l’assessore alla cultura, proprio sulle celebrazioni organizzate in memoria del poeta. “Chiediamo al sindaco, per il cuore incombusto di Shelley, che intervenga affinché eviti che le continue prese di posizione dell’assessore alla cultura ogni volta creino imbarazzo e risentimenti in città”, scrive il Pd di Viareggio.
“È giusto – si speiga – che la città ricordi la morte di Shelley, come d’altra parte ha sempre fatto anche in passato con riconoscimenti ai massimi livelli, addirittura dalla presidenza della Repubblica; non occorre far sembrare che sia la prima volta che questa cosa viene fatta, mortificando tra l’altro chi per questa iniziativa ha dato anni di impegno e alta professionalità (il riferimento è a Luca Guidi e Rebecca Palagi). Sono atteggiamenti infantili e controproducenti – aggiunge il Pd – sia per la comunità sia per chi li mette in atto. Tra l’altro voler ricollegare le scelte abitative della sorella di Napoleone ad una presunta ammirazione dell’anticonformista Shelley, al di là delle incongruenze cronologiche, appare una forzatura. In passato fu data come novità la scelta di palazzo Paolina come sede del Premio Viareggio, fatto già avvenuto nel 2014 e troppo spesso si sono messe in profonda difficoltà istituzioni quali la giuria del premio letterario Viareggio Repaci e tante altre realtà culturali. Chiediamo al sindaco che possa richiamare l’assessore ad un po’ di contegno e sensibilità istituzionale verso il mondo della cultura, nient’altro, lo faccia per la città e per le molte persone associazioni ed enti che operano ai massimi livelli in questo campo”.