Candidati Pd: “Pietrasanta deve investire in cultura”

25 maggio 2018 | 11:30
Share0
Candidati Pd: “Pietrasanta deve investire in cultura”

“Le politiche culturali a Pietrasanta sono e dovranno essere, anche per il futuro, un punto centrale dell’azione amministrativa”. A dirlo sono Claudia Dinelli e Alessio Marchetti, candidati per il Pd di Pietrasanta al consiglio comunale. “Il Partito Democratico di Pietrasanta – si legge in una nota -è convinto che i migliori risultati in questo senso si ottengano riuscendo a creare una rete di collaborazioni che coinvolgano direttamente anche le categorie economiche e produttive della città, le gallerie d’arte, le scuole, gli studiosi e le associazioni culturali, tutti elementi portanti della vita civile di Pietrasanta”.

“Indispensabile sarà quindi – affermano i candidati al consiglio comunale, Claudia Dinelli e Alessio Marchetti – che la nuova amministrazione crei un rapporto stretto tra Comune e tutte quelle realtà che siano in grado riportare Pietrasanta al centro del panorama culturale e artistico internazionale. Va dunque ricostruita una nuova consapevolezza di quello che siamo e che siamo stati, come senso di appartenenza ad una comunità che è riuscita nel tempo a realizzare grandi progetti culturali, come ad esempio il museo dei bozzetti, nato da un’idea di Jette Muhlendorph e che è oggi – grazie al suo immenso patrimonio di opere – fonte di ispirazione per artisti di tutto il mondo”.
“Una visione di questo tipo implica che sia data nuova linfa a ciò che più ci rappresenta – proseguono Dinelli e Marchetti – e per questo l’idea di mettere al centro delle politiche culturali il recupero della Rocca di Sala, una nuova sede per l’Archivio Storico, un nuovo livello di eccellenza per il Centro Arti Visive, così come pensare ad nuova fase per la Versiliana, ci sembra la giusta direzione da perseguire. Pietrasanta è ricca di luoghi dove si fa arte e cultura, prendersene cura è la prima cosa che una buona amministrazione deve fare, affinché la città rafforzi la sua immagine culturale che le è valsa l’appellativo di Piccola Atene”.