Festival Shelley, seconda giornata fra approfondimenti e conferenze

3 giugno 2018 | 09:06
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Festival Shelley, seconda giornata fra approfondimenti e conferenze

Giornata intensa a Villa Paolina, domani (4 giugno). Alle 9 infatti ci sarà l’inaugurazione della Summer School Internazionale: una settimana (dal 4 al 9 giugno) di lezioni, seminari e letture organizzate dall’associazione italiana di anglistica, con il patrocinio del British Council e della Keats-Shelley House.

Il programma didattico della Summer School, articolato in varie attività, vedrà la partecipazione di prestigiosi docenti sia italiani sia stranieri. Tra questi ultimi: Norah Crook da Cambridge, Greg Kucich da Chicago, Alan Rawes da Manchester e Michael Bradshaw da Worcester.
La scuola è riservata a studenti della laurea magistrale, dottorandi, assegnisti, giovani ricercatori, borsisti, independent scholars, e insegnanti che lavoreranno a stretto contatto con i Docenti e relatori dalle 10 del mattino alle 17 del pomeriggio.
I partecipanti selezionati per la Summer School di quest’anno vengono da tutta Italia e da paesi di tutto il mondo, dall’America alla Russia, dall’Ungheria alla Gran Bretagna al Portogallo e si ritroveranno a Villa Paolina per una settimana di lezioni, conferenze e seminari mirata a inquadrare la figura di Shelley nell’ambito del romanticismo inglese, con prospettive linguistiche, letterarie e culturaliste.
Le lezioni vere e proprie prenderanno il via dalle 9,30 e andranno avanti fino alle 17 e ruoteranno intorno al tema British romanticism then and now: poetics, language(s), translation and culture.
Il festival si aprirà al pubblico alle 18,30 con la conferenza della professoressa Maria Serena Mirto (università di Pisa): Prometeo tra mito greco e utopia romantica. Seguirà alle 19,10 la conferenza del professor Anthony Johnson (università di Pisa) Il sonetto Ozymandias di Shelley. Il festival Shelley è organizzato dal Comune di Viareggio in collaborazione con il dipartimento di filologia, letteratura e linguistica dell’università di Pisa, con il British Council e con la Keats and Shelley House, ed è sostenuto da un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.