Rifondazione: “Società della salute, si affronti il problema alla radice”

7 giugno 2018 | 12:12
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Rifondazione: “Società della salute, si affronti il problema alla radice”

“La Società della salute è lo strumento per gestire i servizi sociali a carico dei comuni che sono in crisi di liquidità a seguito del patto di stabilità?”. Apre così la nota di Rifondazione comunista Versilia dopo che “dall’analisi dei documenti è emersa una situazione sistematicamente a debito per i comuni e sempre a credito per la Asl”. 

“Evidentemente – continua Rifondazione – la Asl mette troppi fondi rispetto alle sue competenze e i comuni, invece, troppo pochi. L’ipotesi è quindi che la Sds sia in sostanza un modo per drenare soldi dalla sanità e farli arrivare ai comuni. Tra l’altro, il candidato sindaco del Pd di Pietrasanta Ettore Neri, in una recente intervista sembra ammettere candidamente la faccenda. A nostro avviso invece occorrerebbe sollevare apertamente la questione. Se i comuni non ce la fanno a livello finanziario a garantire i servizi – continua la nota – il problema deve essere sollevato politicamente; invece i sindaci sinora se ne sono stati zitti mettendo in atto un meccanismo, in accordo con la regione, che fa arrivare loro soldi attraverso la sanità. Questo alla lunga impoverisce anche la sanità, che già è messa male a causa dei tagli operati dalla giunta Rossi. Questo è uno degli anelli attraverso cui il Pd ha tessuto la propria rete di potere sul territorio, piazzando uomini di partito nella sanità e gestendo un complesso sistema di strutture collegate da vasi comunicanti, attraverso cui aiuta comuni, ditte amiche, cooperative e gestisce appalti. Chi come il Pd ha difeso da sempre la società della salute e quindi ha difeso quel sistema che gestisce sanità, cooperative e comuni come un apparato di partito. In un’ultima intervista che Neri ha recentemente rilasciato ha anche ammesso che la Sds fosse utile per superare alcuni problemi creati ai comuni dal patto di stabilità. Ma la domanda che vorremmo porre al Pd è la seguente – conclude Rifondazione -: se ci si rende conto che il patto di stabilità non è più sostenibile, non sarebbe meglio attaccarlo politicamente a viso scoperto, anziché fare il gioco delle tre carte con la sanità, che alla fine non risolve i problemi dei comuni e depaupera la sanità stessa? Se il patto di stabilità è da condannare va condannato, anziché trasformare la sanità in un puntello per i comuni e più in generale per l’economia della regione”.