Seravezza, la prima classe alla Calvino di Ripa si farà

9 giugno 2018 | 13:25
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Seravezza, la prima classe alla Calvino di Ripa si farà

La classe prima alla scuola di Ripa si farà. Ad annunciarlo, dopo essersi nuovamente consultati con il provveditore agli studi Donatella Buonriposi e con il dirigente dell’istituto comprensivo Maurizio Tartarini, sono stati il sindaco di Seravezza Riccardo Tarabella e il consigliere delegato alla pubblica istruzione Riccardo Biagi. La nuova prima sarà a tempo modulare, con un minimo di due rientri a settimana, rappresentando una sorta di eccezione in una scuola – la Italo Calvino di Ripa – che è e resterà a tempo pieno. Si lavora comunque per aumentare il numero dei rientri pomeridiani, avvicinando il più possibile l’articolazione oraria a quella del classico tempo pieno.

“È innegabile che ci sia stato un calo di iscritti e che molte famiglie abbiano preferito rivolgersi fuori Comune, forse anche mal orientate da certe campagne fuorvianti veicolate attraverso i social network – dichiarano il sindaco Tarabella e il consigliere Biagi -. Noi però crediamo nella scuola di Ripa, ottimo plesso e unico presidio a tempo pieno del nostro Comune. Perdere una prima quest’anno, dopo che già era avvenuto per due volte in passato, avrebbe complicato il futuro della scuola. Lo abbiamo evitato accorpando i pochi iscritti di Ripa con quelli, altrettanto pochi, della prima del Frasso e dando vita a una classe a tempo modulare, che quindi accontenti le esigenze di un po’ tutte le famiglie”.
“Da una parte – proseguono Tarabella e Biagi – c’è il grande rammarico di aver perso una classe al Frasso; dall’altra la soddisfazione per aver mantenuto la prima a Ripa. Andiamo adesso verso una fase di piena valorizzazione di tutte le nostre scuole. Alcune registrano da anni ottimi risultati in chiave di iscrizioni: tutte le scuole dell’infanzia, la media Pea e le primarie di Marzocchino e Seravezza. Altre, come appunto il Frasso e Ripa, necessitano di un’attenzione in più. L’amministrazione comunale continuerà a impegnarsi nei settori che più le competono, il livello qualitativo delle strutture e le attività complementari alla didattica, ma è anche pronta, nei limiti delle proprie possibilità di bilancio, a dare un supporto più ampio”.