Giovannetti: “Un nuovo piano urbanistico per rilanciare l’edilizia”

12 giugno 2018 | 10:31
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Giovannetti: “Un nuovo piano urbanistico per rilanciare l’edilizia”

“Un nuovo piano urbanistico che punti alla crescita e non alla paralisi, a creare lavoro e non a bloccare i cantieri. Nel tavolo tecnico inseriremo anche i membri della commissione urbanistica e sarà presente, all’occorrenza, anche un legale per rendere più rapidi i processi decisionali”: è uno dei punti del programma di mandato di Alberto Giovannetti, candidato sindaco del centro destra al ballottaggio del 24 giugno per le elezioni comunali.

“Quando costruisci un regolamento urbanistico devi tener conto anche delle necessità dei privati e delle imprese: non puoi calarlo dall’alto perché può avere effetti devastanti sulla sopravvivenza delle imprese della filiera e sull’occupazione. Quando si modifica uno strumento urbanistico che ha conseguenze strategiche per il territorio nel lungo periodo non si possono eludere la necessità del territorio. E soprattutto devi conoscere il territorio su cui intendi applicare quel regolamento. Attraverso i contributi alla pianificazione, presentati dai cittadini e dalle imprese, pianificheremo il futuro della città per garantire quello sviluppo che con il precedente piano urbanistico è stato precluso. Penso all’area Binelli, l’area Pierotti, per il parcheggio limitrofo alla scuola di Strettoia, per Piazza Perich visto che c’è la disponibilità dei proprietari a cedere l’area. Non puoi pianificare su un’area produttiva già esistente ed attiva un parcheggio pubblico. Non ha senso. Quando prevedi di realizzare 80 alloggi di edilizia residenziale su un’area a rischio idrogeologico significa che non li vuoi realizzare, nel frattempo i proprietari ci pagano l’Imu. Nel nostro programma uno dei 15 punti è proprio il piano urbanistico: lo riscriveremo. Nel frattempo andremo avanti a colpi di varianti”.

Sono tantissimi i cittadini che oggi si trovano a pagare l’Imu su terreni utilizzati a scopo agricolo ma inquadrati come edificabili così come sono molte le situazioni di edifici che avrebbero potuto essere valorizzati ma che il piano ha affondato. “I famosi comparti – spiega Giovannetti – sono rimasti solo un punto nero sulla mappa. – ha spiegato – Molti di questi contributi sono già stati analizzati ed avviate le trattative con i privati attraverso anche la perequazione. Il nostro obiettivo sarà quello di riprogettare il regolamento urbanistico da zero”.