Pietrasanta rende omaggio al maestro Iginio Balderi

22 giugno 2018 | 11:55
Share0
Pietrasanta rende omaggio al maestro Iginio Balderi

Prosegue a Pietrasanta l’omaggio ad uno dei suoi grandi nomi della scultura italiana contemporanea, Iginio Balderi, con una mostra diffusa dal titolo Iginio Balderi. Geometrie della forma curata da Andrea del Guercio, organizzazione circuito espositivo di Fiammetta Galleni in collaborazione con Paola Raffo Arte Contemporanea e il patrocinio del Comune di Pietrasanta.
La mostra si sviluppa in tre diverse sedi per documentare le diverse fasi della ricerca di questo artista, di dimensione internazionale, capace più di altri di offrire un contributo personale alla scultura contemporanea. Fino all’1 luglio nel Palazzo Panichi, via del Marzocco 1 nell’ambito delle mostre Bozzetti in vetrina sono esposti una serie di gessi figurativi e non, realizzati dall’artista tra la fine degli anni Cinquanta e inizio anni Sessanta. Fino al 22 luglio alla Paola Raffo Arte Contemporanea, via Barsanti 11, si possono vedere circa 20 sculture in bronzo alcune di grandi dimensioni realizzate da Balderi in quasi tutto il suo ciclo artistico. I lavori in marmo (in particolare la serie delle spirali) invece sono esposti sempre fino al 22 luglio, alla Galleria Open One in via Aurelia sud.

Iginio Balderi, nato nel 1934 a Pietrasanta e scomparso a Milano nel 2005, è stato un artista che merita una riscoperta e una rilettura attenta. Le sue sculture sono di una grande modernità, in un primo momento semplici per il loro puro estetismo, per la loro immagine stilizzata. Ma più si osservano più diventano inafferrabili ed affascinanti. Diplomato nel 1959 all’Accademia di Brera con il grande maestro Marino Marini, nel corso degli anni Sessanta percorre la ricerca formale relativa all’archetipo della colonna, che culmina, nel 1969,con l’opera Eos. Sempre in quell’anno si ricorda una straordinaria mostra di Balderi a Monticchiello nel senese con le sue opere esposte in varie parti dell’antico borgo. Nel 1970 inizia una nuova opera inerente alla forma ovoidale che prosegue per tutta la prima metà dello stesso decennio. Nel 1974 verifica questa ricerca con la mostra Sette variazioni sul tema allo Stedelijk Museum di Amsterdam, poi trasferita in varie gallerie pubbliche, tra cui il Museo d’Ixelles a Bruxelles e il Museo Lehmbruck di Duisburg. La fase più recente della ricerca dell’autore si è orientata, a partire dal 1976, verso un nuovo segno iconico: la spirale, realizzata soprattutto in marmo o pietra. Tale esperienza viene proposta in varie mostre personali: tra queste emergono quelle tenute nella galleria Schoeller di Dusseldorf, Dabbeni di Lugano, alla Galleria d’arte moderna di Forte dei Marmi e alla Galleria Stendhal di Milano. Nel 1989 espone in corso Vittorio Emanuele nel Percorso della Scultura a Milano. Una delle sue grandi esposizioni e’ stata quella a Palazzo Sertoli a Sondrio nel 1992 e oggi sue sculture monumentali sono collocate per lo più in luoghi aperti, ma anche in musei italiani ed europei. “Dobbiamo combattere la dimenticanza, riscoprire nelle nostre radici il lavoro dei nostri autori contemporanei come Iginio Balderi – spiega il curatore Andrea del Guercio – un’artista che di una stringente attualità e in grado di rappresentare bene il nostro presente. Le sue sculture abbandonano il mondo naturale e danno voce al silenzio. Con Balderi l’arte entra in una fase profonda dove la geometria della materia sviluppa una cultura analitica e dove anche la matematica diventa fonte di poesia ed emozioni. E’ qui lo scatto in avanti di questo grande artista capace di portare avanti una ricerca che reinventa regole e formule consone alla verità fuggita della creatività”. “Questa mostra è nata da una idea della Galleria Open One – sottolinea Fiammetta Galleni – con l’intenzione di inaugurare un ciclo di mostre dedicate a scultori che hanno lasciato una traccia indelebile in Versilia, lavorando nei laboratori del territorio e alimentando la cultura artistica locale (ed internazionale) e che per questo motivo sono rappresentati nella collezione del museo dei bozzetti di Pietrasanta. Iniziare questo progetto con un grande nome strettamente legato a Pietrasanta come quello di Iginio Balderi è per noi un motivo di grande orgoglio”.