Neri attacca: “Sui migranti solo demagogia dal centrodestra”

29 giugno 2018 | 13:50
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Neri attacca: “Sui migranti solo demagogia dal centrodestra”

“Solo demagogia e slogan: dalla campagna elettorale alle prime azioni amministrative non cambia niente, almeno in questo il centro-destra è coerente”. Si esprime così Ettore Neri, a nome del gruppo consiliare del centro-sinistra a Pietrasanta. “La revoca dello Sprar – prosegue – è non solo inutile, ma potenzialmente dannosa per la nostra comunità. Se infatti grazie allo Sprar, tra le altre cose istituito dalla legge 189/2002 con il Governo Berlusconi e non da un pericoloso comunista, il Comune poteva realizzare progetti di accoglienza per i richiedenti asilo e rifugiati già riconosciuti come tali dagli organi di controllo dello Stato, senza questo strumenti Pietrasanta potrebbe trovarsi a gestire presto un nuovo caso Capriglia. Lo Sprar prevede infatti il coinvolgimento di realtà del volontariato e non di privati, e per interventi di accoglienza integrata che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico”.

Neri ricorda inoltre che “Nella notte è stato firmato l’accordo in sede europea in cui si ribadisce il principio di solidarietà a chi necessita di protezione internazionale, lo stesso contenuto dello Sprar. Perfino gli atti del governo Conte-Salvini mettono in luce la spregiudicatezza e la falsità della destra pietrasantina. Senza Sprar – osserva – si lasciano per strada persone che hanno il diritto riconosciuto, la protezione di avere un percorso di inclusione. Infine ancora una volta la decisione di Giovannetti e dei suoi è arrivata dall’alto senza confronto con i cittadini come invece avremmo fatto noi promuovendo un tavolo di lavoro dedicato alle associazioni di volontariato sociale, ai comitati e a qualsiasi cittadino interessato. Le azioni serie e ben fatte si fanno con l’uso della ragione e con il confronto – conclude Neri – non con la demagogia spicciola”.