
L’incarico di presidente di Sea Ambiente e Sea Risorse a Fabrizio Miracolo nel mirino dell’Anac. Luca Poletti, capogruppo del Pd, va all’attacco e ne chiede le dimissioni: “Più volte – ricorda – il nostro gruppo consiliare è intervenuto, anche con una mozione, per segnalare che la stessa persona non poteva essere presidente di due società (Sea ambiente e Sea risorse) sia per ragioni legali che per opportunità, essendo le due società legate da contratti prestazionali. La delibera di Anac interviene sulla vicenda in modo chiaro e non può essere ignorata. A noi non interessa il parere dell’avvocato Miracolo, che con una battuta cerca di liquidare la delibera dell’Autorità Anticorruzione presieduta dal Magistrato Raffaele Cantone, è il Sindaco che deve intervenire, procedere alla richiesta di dimissioni e proporre la nomina di un nuovo presidente”.
“La delibera di Anac – sostiene Poletti – inevitabilmente coinvolge anche la nomina del cda di Reti Ambiente, avvenuta con tempi e metodi completamente sbagliati e dunque interamente da riconsiderare. La stessa Reti Ambiente che a nostro parere deve rimanere una società pubblica. Anch il Sindaco di Viareggio si è espresso più volte in tal senso e su questo gli chiediamo di confermare il punto. Infine il Pd toscano alla luce anche degli ultimi risultati elettorali deve, se vuole continuare a definirsi partito, fare una seria riflessione sull’argomento perché non è dignitoso che ognuno continui dritto per la propria strada, senza che vi sia una minima capacità di ascolto e condivisione delle scelte con conseguenti ed evidenti risultati catastrofici”.
Un duro attacco a Miracolo arriva anche dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gabriele Bianchi e dalla consigliera comunale pentastellata di Viareggio Annamaria Pacilio. “L’Anac parla chiaro – affermano Bianchi e Pacilio – Miracolo non poteva essere incaricato alla guida della società pubblico-privata Sea Risorse (Comune – Gruppo Del Pistoia) e pertanto deve dimettersi. La normativa di riferimento è il Decreto legislativo 39/2013 secondo il quale a coloro che nei due anni precedenti siano stati presidente o amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di Province e Comuni della stessa regione non possono essere conferiti gli incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico da parte di una Provincia, di un Comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra Comuni, avente la medesima popolazione. E nel caso in questione – concludono Bianchi e Pacilio – tali poteri gestionali diretti di Miracolo risultano sussistere sia per l’incarico di provenienza (Sea Ambiente) che per quello di destinazione (Sea Risorse).”