Installazioni d’arte nell’area archeologica del Massaciuccoli

A partire da domani (12 luglio), ogni giovedì del mese di luglio dalle 21,30 alle 23 nel padiglione Guglielmo Lera, appuntamento con Cera una volt, straordinarie installazioni d’arte nell’area archeologica romana di Massaciuccoli.
Tre gli appuntamenti in programma. Si inizia domani (12 luglio) con una serata di incontro con il Maestro Giorgio Michetti alla scoperta delle sue Anamorfosi. Si prosegue giovedì della prossima settimana (19 luglio) con l’istallazione delle opere ispirate alla filosofia dell’archeologia del futuro di Andrea Moneta, alle ri-generazioni di Alberto Magnolfi e alle sculture in cera di Giandiego Benvenuto. Gli appuntamenti si concluderanno quindi giovedì 26 Luglio con l’istallazione delle opere fosforescenti su plexiglass di Luca De Gaetani e Azzurra Casamassima.
“Abbiamo scelto un museo archeologico perché è un luogo adatto per esporre certi reperti – spiega l’organizzatore Alberto Magnolfi – alcuni sono pezzi d’Arte generati con tecniche analogiche, altri sono costruiti con materiali di recupero ispirati al concetto di un’archeologia futuribile”.
Cera una volt è un titolo consono scelto per evocare una storia cominciata al lume di candela, ma proiettata oltre i limiti della tecnologia moderna. Cera, come la sostanza usata per le candele. Una, come il nome di cose mai nominate prima. Volt, come la tensione elettrica di una lampadina. Cera una volt è anche l’inizio ideale per raccontare una favola contemporanea, iniziata più di cent’anni fa. La storia di Giorgio Michetti è molto più fantastica di qualsiasi favola, avendo già brillantemente superato la soglia dei suoi primi 105 anni. Una personalità ancora in grado di stupire il mondo con le sue anamorfosi, di saper spiegare attraverso You-Tube i principi della Prospettiva invertita e del suo mondo analogico. Fondamenti che sono anche alla base delle stereoscopie su pellicola di Alberto Magnolfi, dei reperti futuribili di Andrea Moneta, delle sculture in cera di Giandiego Benvenuto, delle Macchie luminose sperimentate da Luca De Gaetani e Azzurra Casamassima.
Tecniche che si sono fuse per gioco, smontando un vecchio computer rotto, perfetto per essere trasformato in un teatrino meccanico, sostituendo le parti elettroniche con carillon a molla e dipingendo un fondale fosforescente sullo schermo. Una sorta di moderno Pinocchio, come quello che proprio Michetti illustrò nel lontano 1945. Con lo stesso entusiasmo, nel 2017, il maestro ha realizzato il primo disegno di Wi-fi, il burattino senza fili, la fiaba ispirata a questi teatrini meccanici. Le illustrazioni, realizzate da lui e da molti altri amici, sono state dipinte a mano con colori che si accendono al buio. Una tecnica sperimentata quest’anno da Michetti con Gianfalco Masini ed altri illustratori della fiaba in varie esposizioni e performance da vivo a Bergamo, in Lucchesia e in Versilia, a Villa Ginori, a Villa Argentina e al Musa di Pietrasanta.
Gli allestimenti, l’accoglienza al pubblico e la tutela degli spazi sono curati dal professor Alberto Magnolfi e gestiti dagli studenti del liceo scientifico Barsanti e Matteucci di Viareggio.
L’ingresso per questi appuntamenti sarà gratuito.