Consorzio Ambiente Versilia, chiuso il contenzioso con la Regione

Un vecchio debito da 5 milioni di euro tra la Regione Toscana a il Consorzio Ambiente Versilia è finito sul tavolo dei giudici del Tar che hanno dichiarato la cessazione del contenzioso per quanto riguarda l’importo capitale e stabilito che per gli interessi legali ogni singolo Comune ne risponde in proprio. Il Consorzio è salvo.
I Comuni di Camaiore, Forte dei Marmi, Viareggio, Seravezza, Pietrasanta e Massarosa il 25 gennaio 2008 hanno costituito il Consorzio Ambiente Versilia allo scopo di coordinare le loro funzioni per realizzare un sistema integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani nella Versilia, subentrando nei compresi i rapporti attivi e passivi derivanti dalla convenzione di costruzione e gestione degli impianti di Pioppogatto e Falascaia stipulata in data 31 luglio 1997 dal Commissario straordinario nominato dalla Regione Toscana.
La Corte d’Appello di Genova, a seguito di un contenzioso insorto con la società concessionaria degli impianti, con sentenza del 2 maggio 2013, aveva riconosciuto a favore di quest’ultima la spettanza della somma di 9.739.863,45 di euro oltre interessi legali. La giunta della Regione Toscana è stata quindi autorizzata ad erogare al Consorzio, a titolo di anticipazione, la somma di 5 milioni di euro in forza di quanto disposto dall’articolo 70 della legge della Regione Toscana 24 dicembre 2013. La norma rinviava a un successivo accordo la definizione delle condizioni per l’erogazione ed il recupero delle risorse anticipate; l’erogazione era comunque subordinata (per espressa previsione dell’articolo 70nonies) alla stipula di idonea fideiussione da parte del Consorzio a favore della Regione.
Il Consorzio ha corrisposto alla Regione l’intera somma di 5 milioni di euro a titolo di restituzione dell’anticipazione ricevuta, e per questa parte può dirsi quindi cessata la materia del contendere. Il debito risulta però estinto per la sola parte del capitale e la Regione ha chiesto la corresponsione di interessi e rivalutazione con aggiunta delle somme relative alle spese per la procedura monitoria e di quelle per la registrazione del decreto ingiuntivo. Ma in caso di inadempimento del Consorzio la Regione avrà l’onere ad effettuare il recupero della somma nei confronti di ciascun Comune consorziato in rapporto alla sua quota di partecipazione consortile, mediante compensazione. La Regione quindi potrà far valere la sua pretesa non nei confronti del Consorzio ma nei confronti di ciascuna amministrazione comunale che allo stesso partecipi, in rapporto alla sua quota di partecipazione. Queste le decisioni dei giudici amministrativi in merito al contenzioso.
v b.