
Sono stati presentati questa mattina (30 luglio) due progetti che hanno l’obiettivo comune di far sbarcare sul web il patrimonio culturale camaiorese: il nuovo sito del Museo d’arte sacra di Camaiore, realizzato dal Limes – Laboratorio di metodologie informatiche per la storia dell’arte dell’Università di Pisa, e il Camaiore Virtual Tour a 360 che offre la possibilità di scoprire i luoghi della storia e della cultura camaiorese direttamente online, attraverso foto a 360 gradi in alta definizione.
La professoressa Sonia Maffei, docente di storia della critica d’arte all’Università di Pisa, ha illustrato il progetto di realizzazione del sito che ha visto in campo direttamente gli studenti del laboratorio. Un team di lavoro estremamente variegato che ha permesso di realizzare un portale generalista, creato con tecnologie open source, dove si possono reperire le informazioni logistiche, sulla collezione e le attività didattiche del museo a cui si affiancano quattro approfondimenti (tessuti, oreficeria, il polittico di Francesco di Andrea Anguilla e la Vergine Annunziata di Matteo Civitali) proposti dagli studenti del corso di Informatica per i beni culturali della scuola di specializzazione in beni storico-artistici. Il portale contiene oltre 180 pagine, 718 immagini – realizzate nel corso di un’apposita campagna dal Laboratorio di fotografia dell’Università – e tre video prodotti in collaborazione il laboratorio audiovisivi dell’Università. Il sito è visitabile all’indirizzo (clicca qui).
Il progetto Camaiore Virtual Tour a 360°, curato dalla Responsabile dell’Ufficio Musei, Dottoressa Marzia Bonato, in collaborazione con lo studio ThinkLab, offre la possibilità di scoprire i luoghi della storia e della cultura camaiorese direttamente online, attraverso foto a 360° in alta definizione. Un’occasione per poter esplorare gli angoli più belli di questa terra, comodamente seduti davanti al pc o utilizzando uno smartphone. Le immagini navigabili sono presenti sul portale dell’ente nella sezione turismo e cultura, all’indirizzo specifico (clicca qui).
In questa prima fase, le location scelte hanno voluto premiare punti di interesse archeologico (come la Grotta all’Onda e il Castello di Montecastrese), i poli museali (Civico Museo Archeologico e Museo d’Arte Sacra), due delle chiese più antiche del territorio (Badia di San Pietro e Pieve di Santo Stefano) e il Teatro dell’Olivo.
Il Civico Museo Archeologico ha aderito recentemente alla Rete Museale della Provincia di Lucca che, grazie a un finanziamento regionale, permettere di creare una app che conterrà le informazioni sul patrimonio museale della zona.