Nomine Sea, opposizione: “Inaccettabile Consiglio a porte chiuse”

30 luglio 2018 | 11:55
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Nomine Sea, opposizione: “Inaccettabile Consiglio a porte chiuse”

“Oggi abbiamo assistito a una delle pagine più vergognose della storia democratica di Viareggio”. Inizia con queste parole un comunicato congiunto dell’opposizione in Consiglio comunale a Viareggio che porta la firma di Alessandro Santini (Forza Italia), Stefano Pasquinucci (Gruppo misto), Maria Domenica Pacchini (Lega), Annamaria Pacilio (Movimento 5 stelle) e Massimiliano Baldini (Movimnto dei cittadini per Viareggio e Torre del Lago). Motivo del contendere è la convocazione, da parte della Giunta, di un consiglio comunale a porte chiuse per discutere della nomina a presidente del cda di Sea Risorse dell’avvocato Fabrizio Miracolo. Una nomina che, secondo i rappresentanti dell’opposizione avrebbe ricevuto il semaforo rosso da parte dell’Anac. L’opposizione, in segno di protesta per questa decisione, ha deciso di abbandonare i lavori dell’aula.

“Dopo aver provato in ogni modo a evitare la discussione in Consiglio della delibera Anac che ha affermato l’inconferibilità dell’incarico di presidente del cda della società Sea Risorse spa a Fabrizio Miracolo – si legge nel comunicato – dopo che ciò è stato possibile solo a seguito del reiterato intervento della Prefettura di Lucca, oggi l’amministrazione comunale ha imposto la discussione segreta di un argomento del quale i viareggini e i torrelaghesi hanno diritto a una completa e puntuale conoscenza. Hanno diritto a sapere cosa ha dichiarato l’autorità anti corruzione e come il sindaco e l’amministrazione intendano attivarsi con tutti gli strumenti utili all’esecuzione del provvedimento che, fino ad oggi, non risulta sospeso”.
“Un consiglio comunale a porte chiuse – proseguono i membri dell’opposizione – implica l’obbligo, per tutti i consiglieri partecipanti, di non riferire niente della discussione in aula e, quindi, di non informare i nostri cittadini che ci hanno votato. Significa voler tenere all’oscuro la città, compromettere e ferire la trasparenza della cosa pubblica con un atto grave che crea un precedente e al quale ci siamo dichiarati fermamente contrari abbandonando l’aula, tutti noi consiglieri firmatari della mozione. Perché per noi il consiglio comunale è espressione massima di trasparenza e democrazia che devono essere rese e tutelate attraverso una comunicazione tanto corretta quanto necessaria. Nessuno può permettersi di svilire questo organo istituzionale a mero conciliabolo di una pseudo società segreta”.
“Il sindaco – si legge ancora nel comunicato – oggi più volte in difficoltà a tal punto da scadere in attacchi beceri e offensivi verso i sottoscritti, evidentemente si vergogna di discutere in modo trasparente un argomento che crea imbarazzo alla stessa maggioranza e che, in città, è fonte di gravissimo disagio da tempo”.
“Le istituzioni pubbliche – affermano ancora dall’opposizione – sono una cosa seria, invece vengono trattate come cosa personale a tal punto che si è deciso di finanziare con soldi pubblici (ben € 13.894 euro all’Avvocato) un ricorso contro la delibera Anac, malgrado vi sia forte dubbio circa la sussistenza di un interesse giuridico concreto dell’amministrazione comunale”.
“Questa difesa ostinata, priva di senso apparente – conclude la nota – di questa nomina nel campo delle società che gestiscono i rifiuti, ci lascia basiti e stupefatti. Alla luce di quanto accaduto oggi, informeremo e coinvolgeremo gli organi superiori competenti affinché il provvedimento Anac trovi un’esecuzione giuridicamente e legalmente corretta”.