Viareggio, in Consiglio l’adozione del regolamento urbanistico

“Oggi abbiamo presentato il regolamento urbanistico che porteremo in adozione al prossimo consiglio comunale. Dopo 21 anni, finalmente, Viareggio inizia a riprogettare il futuro”. Con queste parole il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha aperto l’illustrazione del nuovo strumento urbanistico, indicandone le linee guida ma anche i tempi.
Presenti, oltre al sindaco Del Ghingaro, l’assessore Federico Pierucci, il dirigente Giovanni Mugnani, i tecnici del Comune e i professori Fabio Lucchesi e Marco Mancino dell’Università di Firenze.
“Il nostro prossimo obiettivo è quello di arrivare all’adozione entro il 31 dicembre prossimo, dopo la verifica di tutte le osservazioni – continua il primo cittadino -. I lavori di redazione del regolamento urbanistico sono durati di fatto 6 mesi: un tempo davvero serrato e per questo credo vada fatto un plauso a chi ha lavorato molto e molto bene. L’adozione è preceduta da un percorso fatto di diverse assemblee partecipate e attive che andranno avanti fino all’approvazione del regolamento urbanistico, sempre sotto la supervisione del’UniFi. Io credo che sia stato fatto un lavoro raffinato, il che non esclude che sia migliorabile. Il percorso delle osservazioni dovrà servire anche a questo: perché chi vuole possa portare il suo punto di vista. Penso ai cittadini, così come alle categorie, e alle forze politiche. Per la redazione del regolamento abbiamo a suo tempo dato indicazioni politiche, delle direttrici entro le quali i tecnici avrebbero dovuto muoversi. La prima, fondamentale, è la trasparenza. La seconda è il recupero per quanto possibile, degli studi, degli atti, dei procedimenti già fatti negli anni passati, in modo che tanto lavoro non andasse sprecato. Altro elemento che ci sta a cuore è la sostenibilità. La valutazione di impatto ambientale è stata fatta in maniera parallela alla redazione del regolamento urbanistico, è stato studiato il meccanismo degli incentivi per chi ristruttura con criteri di minore impatto ambientale, minore spreco di suolo, minore consumo energetico. Non ultimo il tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Sempre in tema di ambiente vorrei sottolineare che è stata redatta la carta del verde pubblico: tutto il verde, compreso quello a bordo strade. In sostanza a Viareggio, per la prima volta, c’è un censimento anche dei filari degli alberi meno grandi. Altro lavoro importantissimo è stata la mappatura di tutto il patrimonio pubblico, degli immobili, così come del paesaggio e il recupero dei grandi contenitori, ovviamente di concerto con le proprietà ma nel rispetto delle regole e delle linee guida che abbiamo fissato. Infine l’interconnessione delle periferie con la città: vogliamo delle infrastrutture che facciano dialogare le varie zone di Viareggio e di Torre del Lago, che siano belle e comprensive della mobilità dolce. Abbiamo voluto immaginare e progettare un’idea moderna della città – conclude il sindaco – che abbia uno sviluppo unitario intorno a un unico pensiero e non frastagliata in cento piccoli pensieri. Dopo 21 anni, Viareggio se lo merita”.
Linee guida e partecipazione Il nuovo strumento, che dovrà adesso passare mercoledì (8 agosto) al vaglio del consiglio comunale per l’adozione è stata integrata da una serie di contributi durante una serie di incontri che hanno visto coinvolti i rappresentanti delle categorie economiche, degli ordini professionali e delle associazioni. Tra i punti principali che il piano affronta la possibilità di riqualificare gli immobili abbattendo le barriere architettoniche o mettendoli in sicurezza in chiave antisismica; la riqualificazione di alcune aree degradate della città, come ad esempio i mercati, il potenziamento della mobilità alternativa alla macchina e la gestione delle aree verdi.
Tutti i partecipanti ai vari incontri hanno riconosciuto che è stata un’importante occasione di apertura e ascolto da parte dell’amministrazione comunale. Gli argomenti emersi dalla discussione sono stati vari e articolati: in particolare, i partecipanti si sono espressi con forza a favore della rigenerazione degli spazi abbandonati, della riqualificazione delle zone dismesse, della pianificazione della mobilità e di alcuni interventi funzionali a potenziare l’attrattività della città e a rilanciare il tessuto economico. Dopo il saluto dell’assessore Federico Pierucci e l’introduzione al percorso partecipativo di Eugenio Pandolfini dell’università di Firenze i vari tavoli hanno passato in rassegna i temi proposti: il trattamento del costruito (disciplina del patrimonio edilizio esistente); aree da rigenerare (disciplina delle aree di trasformazione); la città pubblica (ruolo e funzioni del patrimonio pubblico, organizzazione della viabilità); e trattamento del non costruito (disciplina degli spazi non edificati del territorio).
Per quanto riguarda il tavolo delle categorie economiche è emerso il tema degli incentivi per un’edilizia di qualità e sostenibile è stato il primo dibattuto dal tavolo di lavoro. È emerso che, se da un lato un’incentivazione basata sull’ampliamento dei volumi o sulla diminuzione degli oneri è stata riconosciuta come una soluzione efficace, dall’altro è stata ricordata la necessità di incentivare il mercato edilizio da tempo in crisi nell’ambito viareggino. In quest’ottica, molti hanno auspicato il recupero e la ristrutturazione di edifici abbandonati o in cattivo stato di conservazione i quali comportano diverse problematiche sia dal punto di vista estetico che da quello della sicurezza.
A seguire, si è parlato del sistema dei mercati. Su tutto spicca il tema della necessità di ripensare il mercato centrale che, al momento è uno spazio a rischio degrado. Quest’area sarà recuperata e valorizzata riportando al suo interno i produttori locali, pianificando l’inserimento di attività manifatturiere e artigianali e incentivando anche le aree limitrofe nell’introduzione di servizi funzionali al cittadino. Indicazioni simili sono state espresse per il mercato floricolo e il mercato ittico.
Un’altra importante indicazione emersa è stata quella di ripensare il mercato ortofrutticolo e, più in generale, le zone limitrofe al porto come ad aree dove andare a inserire attività commerciali e imprenditoriali a supporto dei cantieri nautici, dai quali provengono il 40 per cento delle navi da diporto costruite nel mondo. L’indicazione è dunque quella di potenziare la viabilità della zona e di avviare azioni di recupero nelle zone limitrofe al porto per inserire attività di servizio per la nautica, favorendo così lo sviluppo economico della città.
Un’altra area da valorizzare, più volte ricordata durante i lavori, è la Cittadella del Carnevale. In molti hanno sottolineato il fatto che se ne fosse migliorata l’accessibilità, attraverso degli interventi sulla viabilità, la struttura potrebbe essere sfruttata anche per altre attività come fiere e mostre.
Durante gli interventi è emersa anche la necessità di creare nuove strutture sportive ed anche la possibilità di di costruire poli fieristici tematici o per accogliere attività congressuali che potrebbero caratterizzarsi come importanti elementi per diversificare l’offerta turistica viareggina.
Per quanto riguarda la mobilità, sono emersi due punti critici: i parcheggi (soprattutto nella stagione estiva) e la necessità di investimenti per migliorare le piste ciclabili. Da queste prime considerazioni, la discussione si è poi spostata sull’idea di una città senza parcheggi nel centro storico, riportando l’attenzione sui mezzi pubblici e sulla loro messa a sistema anche attraverso un migliore collegamento con il sistema delle piste ciclabili.
Per quanto riguarda le aree verdi infine, è emerso che seppur siano indispensabili, queste devono essere curate e rese vivibili per la cittadinanza e per i turisti. Un’alternativa potrebbe essere quella di introdurre attività agricole nell’ambito cittadino.
Parallelamente, si è svolto anche il tavolo di ascolto rivolto ai rappresentanti degli ordini professionali. Per quanto riguarda il trattamento del costruito, è emersa unanime la necessità di ripensare le norme che regolano l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio. In particolare, sono stati suggeriti bonus e meccanismi premiali per incentivare la diffusione di una cultura della sostenibilità sia nel pubblico che nel privato. È stato anche suggerito di alleggerire il più possibile le procedure e la burocrazia in questo senso, così come è stato richiesto di ripensare alla destinazione d’uso dei fabbricati dismessi lasciando una maggiore flessibilità per il loro riutilizzo.
Sulla mobilità, tutti si sono trovati d’accordo sulla necessità di aumentare la disponibilità di parcheggi per decongestionare il traffico del centro, ottimizzando i servizi di trasporto pubblico. I nuovi parcheggi dovrebbero essere previsti sia in centro che nelle zone periferiche, in quest’ultimo caso garantendo i collegamenti necessari. È stato inoltre suggerito all’amministrazione di sperimentare servizi di car e bike sharing e di incentivare la mobilità elettrica.
Tutti i partecipanti poi hanno concordato sulla necessità di intervenire per migliorare le piste ciclabili e, in generale, la qualità delle strade di Viareggio, soprattutto nelle zone più congestionate. Sempre in quest’ottica è stato proposto di collegare la Cittadella del Carnevale alla passeggiata attraverso una pista ciclabile.
Per quanto riguarda il tavolo relativo alle associazioni, è stata messa in luce la necessità di pensare sia al trattamento del costruito che delle aree da rigenerazione in funzione di specifiche fasce di popolazione come i disabili, gli anziani e i giovani, con l’abbattimento delle barriere architettoniche e la creazione di aree associative.
Per quanto riguarda la mobilità è stato citato il modello della “bicipolitana”, ovvero un sistema di segnaletica che utilizzi colori diversi per segnalare i percorsi percorribili in bicicletta, con l’obiettivo di rendere più attrattivo lo spostarsi in bicicletta. È emersa anche la necessità di aumentare i trasporti pubblici soprattutto in orario serale.