
Il Comune di Forte dei Marmi traccia un primo bilancio estremamente positivo in merito alla lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale all’interno del Progetto Sicurezza 2018, fenomeni che interessano l’intero territorio comunale. L’attività, coordinata dal comando di polizia municipale, di concerto con l’amministrazione comunale e in stretto contatto con Indicam, Associazione italiana per la tutela della proprietà intellettuale con cui il Comune di Forte dei Marmi ha siglato un protocollo, ha visto l’impiego di personale fisso coadiuvato da personale assunto specificatamente sul progetto. “Sono estremamente soddisfatto di questo primo bilancio all’interno del progetto Sicurezza 2018 – dichiara il sindaco Bruno Murzi -. Un progetto in cui abbiamo creduto fortemente e che ci ha visto primi, in Italia, ad applicare il decreto legge 50 del 2017″. Il contrasto all’abusivismo commerciale si divide nella lotta al commercio di merci di provenienza illecita, al commercio di merci del settore non alimentare e alla pratica di massaggi, quest’ultima vietata quest’anno da ordinanza sindacale sia ai praticanti che ai riceventi. Per quanto riguarda i primi, sono state notificate 5 notizie di reato a carico di persone note e 26 a carico di persone ignote. I capi contraffatti sequestrati sono al momento 2367, contro i 1388 requisiti nell’intero 2017, facendo dunque registrare ad ora un +70,5%.
Per quanto riguarda i pezzi di merce amministrativa, ad oggi risultano essere stati sequestrati 1700 pezzi, +325% rispetto all’intero anno solare 2017 (che ne ha contati 400). Importanti i risultati anche riguardanti il settore non alimentare con, ad oggi, 22 verbali di accertamento di cui 7 contestati, 15 verso persone ignote, 320 oggetti sequestrati a persone note, 710 oggetti sequestrati a persone ignote. L’azione della polizia municipale sulla spiaggia, suffragata anche da un’ordinanza sindacale, ha riguardato anche un altro fenomeno piuttosto frequente: quello dei massaggi, con 15 verbali di accertamento da parte degli agenti di cui 4 a carico di persone intente a praticare i massaggi e 11 a carico di persone riceventi. L’importante risultato è stato reso possibile grazie ad una pianificazione, sia nel numero del personale impiegato, sia nelle zone di intervento. Otto gli agenti per turno, con un impiego massiccio sul fine settimana, anche ricorrendo ad orario straordinario salvo riposi settimanali e varie. Garantita la presenza degli agenti in tutti i punti sensibili del paese e nell’area demaniale.
“Desidero ringraziare – prosegue il primo cittadino – innanzitutto l’assessore Andrea Mazzoni che lo ha seguito in prima persona, le categorie economiche del paese e tutti coloro, cittadini e turisti, che hanno contribuito in maniera determinante con il loro sostegno finanziario. E la mia gratitudine va anche al comandante Giuseppe Antonelli, al vice comandante Giovanni Fontana e agli ufficiali, assistenti capo e a tutti gli agenti, che ringrazio uno ad uno: il loro lavoro, silenzioso ma incessante, anche con temperature al limite, permette a residenti ed ospiti di Forte dei Marmi di godere dell’estate in pace e, finalmente, in tutta sicurezza”.
Continua il presidente di Indicam Mario Peserico: “L’azione intrapresa a Forte dei Marmi ha portato a risultati molto positivi finora e ringrazio di questo il sindaco, Bruno Murzi e il suo staff, che hanno da subito dimostrato di voler affrontare un problema che da anni denunciavamo, ormai intollerabile sul territorio versiliese. La contraffazione in Italia si stima pesi tra i 7 e i 10 miliardi di valore ai danni dell’industria che investe in innovazione e che fa della proprietà intellettuale il proprio asset distintivo. Tollerare la vendita di prodotti falsi significa danneggiare un pezzo importante della nostra economia ma non solo. Il traffico di beni contraffatti è nelle mani di organizzazioni criminali e senza un controllo del territorio capillare con un presidio costante, si perde tutti. L’azione che l’amministrazione di Forte dei Marmi e la polizia locale stanno portando avanti è il risultato di un lavoro sinergico che ha visto la coesione di molte parti produttive del territorio. Indicam ha fatto la propria parte, con un protocollo che in Italia ha già portato città con forte vocazione turistica a emarginare la presenza di merci false. L’obiettivo comune di tutela dell’innovazione e del consumatore deve proseguire e auspichiamo che l’eccezione di Forte e di poche altre città costiere diventi la regola, con un impegno a debellare un fenomeno che mina alla base anche la sicurezza dei cittadini”.
Soddisfazione arriva anche dalle categorie economiche che all’unisono dichiarano “una riduzione evidente del fenomeno sia in spiaggia che in paese, con turisti e residenti che ce lo confermano, riportandoci il loro gradimento”.
I controlli in spiaggia da levante e ponente avvengono “a pettine” con pattuglie di 2/3 agenti; particolare attenzione con almeno un agente, anche alle zone di confine (Marina di Pietrasanta e spiaggia libera di ponente), per monitorare eventuali accessi abusivi nelle concessioni demaniali. Diverse le tecniche operative adottate dal personale, scelte in relazione alle differenti modalità di approccio al potenziale cliente in spiaggia. Altri tipi di controllo sono stati effettuati anche presso le zone dei capannoni di guardianaggio, acquisendo merci inequivocabilmente destinate al commercio. In occasione di ogni sequestro, le merci requisite sono state repertate e stipate presso i locali del Comando adibiti alla loro custodia.
Oltre alla spiaggia, l’assunzione di 22 agenti di polizia municipale in più ha permesso di effettuare controlli in tutte le zone di Forte dei Marmi maggiormente interessate dal fenomeno, al fine di prevenire l’abusivismo commerciale, in particolare nei giorni di mercato, il mercoledì e la domenica, presidiando i luoghi sensibili, senza per questo abbassare la guardia verso il mare. Il risultato è che nell’area di mercato sono sensibilmente ridotte, rispetto allo scorso anno, le presenze e le cosiddette “stese” di merce. Un importante risultato in centro del Paese si è registrato con l’intervento da parte delle polizia municipale all’interno di un chiosco fisso che ha visto il sequestro di merce contraffatta, circa 1355 pezzi, soprattutto cover di cellulari e accessori di abbigliamento e la denuncia a piede libero del titolare dell’esercizio.
Il Progetto sicurezza 2018 di Forte dei Marmi non si limita alla lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale ma contiene molti altri obiettivi tra cui i pattugliamenti notturni e in generale il controllo della quiete pubblica, punti per i quali verrà fatto uno specifico bilancio a parte prossimamente.
A margine della presentazione dei risultati raggiunti, Murzi ha voluto esprimere la propria delusione per l’esclusione di Forte dei Marmi dal progetto Spiagge sicure: “Sono rimasto stupito dal fatto che Forte dei Marmi non sia stata inserita nel progetto Spiagge Sicure, il piano di prevenzione e contrasto dell’abusivismo commerciale alla falsificazione e contraffazione di prodotti commerciali disegnato dalla direttiva del ministro dell’interno che ha visto l’erogazione di due milioni e cinquecentomila euro, provenienti dal Fondo unico giustizia, ripartite tra 54 enti locali”.
“I criteri che il Ministero dell’Interno ha stabilito per accedere al contributo – prosegue Murzi – sono standard che Forte dei Marmi non può raggiungere. Infatti il paese con i suoi 9 chilometri quadrati di territorio e le 42 strutture alberghiere presenti, non potrà mai raggiungere le 500mila presenze alberghiere (nell’anno 2017 sono state 396.000). Forte dei Marmi ha una presenza turistica qualitativa e non numerica e la sua conformazione prevede numerosissimi ospiti di abitazioni private di proprietà od in affitto che portano ben sopra le 500mila unità turistiche il dato complessivo”.
“È assolutamente necessario – incalza il sindaco Murzi – che il Ministero dell’Interno tenga presente che Forte dei Marmi non è solo un’eccellenza turistica, che le sue presenze turistiche non sono solo alberghiere ma anche in abitazioni private e, soprattutto che Forte dei Marmi è un posto dove l’incidenza della vendita dei prodotti contraffatti è qualitativamente e quantitativamente superiore a quella di altri comuni che sono rientrati nei banali criteri numerici richiesti. Escludere noi che siamo un comune virtuoso e che da soli abbiamo cercato nelle nostre tasche i soldi per contrastare il fenomeno abusivismo non è cosa corretta ed il fatto che i soldi li abbiamo messi fuori da soli non può essere usato come un giustificativo. Noi vogliamo essere almeno pari agli altri per quanto riguarda i fondi erogati dal Ministero. Stiamo combattendo l’abusivismo commerciale e la contraffazione in prima linea, perché è da qui che parte molto dell’abusivismo di élite ed è un dato di fatto, purtroppo, che all’interno della contraffazione ci sono articoli di qualità superiore e a Forte dei Marmi vengono a volte vendute borse falsificate anche a 1000 euro: un danno enorme non solo per le aziende che producono legalmente, ma anche per i lavoratori e per le casse dello Stato”.
“Purtroppo – conclude Murzi – per i venditori abusivi della merce contraffatta. la spiaggia di Forte dei Marmi ha un valore pari a quello che per un onesto commerciante può avere una attività in via della Spiga a Milano. Con sforzo gliela stiamo sottraendo, ma dimenticare Forte dei Marmi dal progetto ministeriale, mi è sembrato davvero poco lungimirante, oltre che ingiusto”.