Strettoia e Valdicastello, indagini sui movimenti franosi

9 agosto 2018 | 11:30
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Strettoia e Valdicastello, indagini sui movimenti franosi

Sette, al massimo dieci giorni per comprendere, fino in fondo, la gravità dei due movimenti franosi che hanno interessato i versati di via Casone, a Strettoia e via Valdicastello e decidere come ed in che misura intervenire per mettere in sicurezza i due costoni. I due movimenti franosi avevano costretto l’allora amministrazione commissariale ad installare, a scopo precauzionale, i geoblocchi ed attivare la gestione del traffico con semaforo.

Terminati nella giornata di martedì (7 agosto) le indagini tecnico-geologiche ed i campionamenti del terreno (carotaggi) – iniziati lo scorso 27 luglio – commissionati dalla neo amministrazione comunale di Alberto Giovannetti sono in corso in queste ore i ripristini dei terreni analizzati.
“La fase di studio è terminata sia per quanto riguarda Strettoia che Valdicastello. Abbiamo deciso di effettuarla in maniera contestuale per accelerare i tempi. I carotaggi sono stati inviati al laboratorio per essere analizzati. – spiega Francesca Bresciani, assessore ai lavori pubblici –. Ora attendiamo le valutazioni ed i risultati dei geologi sul livello di stabilità dei due versanti per decidere, insieme agli esperti, quali sono le azioni che dovremo mettere in campo per mettere in sicurezza le due aree che si trovano a ridosso di arterie stradali molto trafficate. Dovremo poi predisporre i relativi progetti che sono un elemento fondamentale per capire se possiamo intervenire con risorse proprie del Comune oppure dover chiedere un finanziamento in Regione Toscana. Sono solo ipotesi: aspettiamo i risultati e poi ci muoveremo di conseguenza”.