Salvini al Caffè: “Genova, non vogliamo un’altra Viareggio”

18 agosto 2018 | 16:52
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Salvini al Caffè: “Genova, non vogliamo un’altra Viareggio”

“I responsabili del crollo del ponte Morandi pagheranno con la galera, non vogliamo un’altra Viareggio”. Il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini lo ha detto oggi pomeriggio (18 agosto) al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta dove prima di iniziare l’incontro è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime di Genova, a qualche ora dai funerali di stato e in un giorno di lutto nazionale per la tragedia del 14 agosto scorso. Per lui un bagno di folla e la visita a sorpresa di Andrea Bocelli a casa del quale, a Forte dei Marmi, Salvini ha trascorso poi la serata.

Il crollo del ponte Morandi è stato su più fronti al centro dell’intervento di Salvini, che non ha risparmiato stoccate ad Autostrade per l’Italia, verso cui il governo ha annunciato l’intenzione di avviare la procedura di revoca della convenzione. “Ho visto che Autostrade ha chiesto scusa e che metterà dei soldi, meglio tardi che mai, ma se qualcuno pensa che con questo possano pagare le loro colpe ha sbagliato, è solo il minimo sindacale”.
Salvini ha usato termini duri, spiegando che i “responsabili” saranno puniti: “Non vogliamo un’altra Viareggio”, ha detto riferendosi alla strage del treno, dopo che ieri aveva incontrato i familiari delle vittime. “Il mio impegno – ha specificato Salvini – è che non ci sia un’altra Viareggio sia come strage che come tempi della giustizia. Chi ha sbagliato deve finire in galera. Nessuna vendetta ma giustizia e verità. Bisogna accelerare i tempi dei processi e controllare tutte le infrastrutture pubbliche. Tolleranza men che zero su queste cose”. A seguito dell’inferno accaduto a Genova Salvini ha annunciato un maxi piano di opere pubbliche: “Lo faremo per mettere in sicurezza il paese” e le sue infrastrutture. “Penso che a qualcuno – ha poi aggiunto Salvini – faccia comodo portare a casa aziende a basso costo. Alcune privatizzazioni sono stati regali fatti ai francesi o ai tedeschi, dalla moda alle telecomunicazioni. Abbiamo regalato pezzi di Enel, Fincantieri, Poste Italiane per essere poi controllori del nulla”.
Poi subito un accenno agli angeli della disgrazia del ponte, i vigili del fuoco che dal 14 agosto scorso sono al lavoro, scavando tra le macerie con la speranza di trovare ancora qualcuno in vita. “Abbiamo già trovato i soldi per assumere 1500 nuovi vigili del fuoco e per rinnovare i loro mezzi”, ha annunciato Salvini.
Quindi  di nuovo le polemiche. Salvini ha sostenuto infatti che il fatto che il campionato di calcio oggi non abbia “trovato la decenza di fermarsi è una cosa che grida vendetta” e che “Ronaldo oggi sia lì che sgambetta in mezzo al campo è una cosa che non sta né in cielo né in terra. I diritti televisivi potevano aspettare 24 ore per fare business”.
Poi la politica, con in primo piano l’attività del governo. Salvini ha parlato di sintonia con M5S, e ha detto di essere “contento” di questa alleanza di governo. Il vicepremier ha attaccato il sindacato, spiegando che “se la Cgil critica il Decreto dignità vuol dire che questo provvedimento va bene”. Non è mancato un accenno al servizio pubblico. “La Rai – ha osservato Salvini – è pagata dagli italiani e mi piacerebbe che rappresentasse le idee di tutti gli italiani, per questo abbiamo cercato persone con sensibilità giuste. Mi piacerebbe che fosse raccontata tutta la realtà e non solo una parte. Anche a scuola mi piacerebbe che venisse insegnata tutta la storia, non solo una parte”.
Infine la stilettata a Renzi: “Ogni giorno che Dio manda in terra mi dico: ‘Matteo ti chiami come quell’altro ma non ti montare la testa come lui’. Anche Renzi riempiva la Versiliana ed oggi se tornasse in Versiliana farebbe jogging. Non voglio fare come lui, ho i piedi ben piantati per terra. Commetteremo degli errori, durante la nostra attività di governo, io commetterò degli errori. Se lo faremo, lo faremo in buonafede. Non ci sono persone infallibili”.
Incontro con Bocelli. Durante l’intervento del vicepremier c’è stata la visita inaspettata del tenore Andrea Bocelli alla Versiliana. Tramite dell’incontro il sindaco leghista di Cascina, Susanna Ceccardi.
Bocelli, in vacanza nella sua casa di Forte dei Marmi, è arrivato alla Versiliana a cavallo. Nel corso dell’incontro Bocelli lo ha invitato a cena, stasera, nella sua abitazione dopo avergli rivolto lo stesso invito per pranzo. Il ministro però essendo impegnato ai funerali di stato a Genova non ha accettare ma poi al termine del suo intervento alla Versiliana ha accettato per la cena dal maestro.
“Salvini l’ho incontrato per la prima volta stasera – ha detto poi Bocelli -, casualmente, non ci ho mai parlato prima, appena ci sarà l’occasione di parlarci mi farò un’opinione più precisa su di lui”. “Non ho mai fatto politica in vita mia ma diamogli tempo – ha aggiunto -. Io ho fiducia. Ho fiducia per natura, sono portato ad avere fiducia nel prossimo. Poi se se la gioca male, male, se la gioca bene ribadirò la mia fiducia. Mi sono sempre trovato bene perché ho sempre avuto fiducia nel prossimo e lui questo lo sente e si fida di me”.