Bando per la scuola del Crociale, polemiche a Pietrasanta

“Interessarsi dei problemi della città e in particolare di quelli dei più piccoli e delle scuole in genere, non è sciacallaggio, semmai è buon senso. Lo diciamo al capogruppo Marcucci, aggiungendo anche che quando si firma un articolo lo si deve prima leggere”. E’ quanto sottolinea Antonio Orsucci, segretario del Pd di Pietrasanta in merito alla scuola del Crociale.
“Il Comune lo scorso 9 agosto con delibera numero 41 ha dato il via al bando del 21 agosto per dare in affitto/concessione la scuola del Crociale – ha detto -, questo è un fatto, oltre tutto portato avanti in tutto silenzio. Procedura fatta in tutta fretta per il termine di presentazione delle domande: il bando che – per quanto di nostra conoscenza – è pubblicato esclusivamente nella home page del sito internet istituzionale del Comune riporta come scadenza quella del 10 settembre, alle 12. Sembra che si voglia sfatare il mito della pubblica amministrazione lenta e non tempestiva, guarda caso proprio in merito al bando che di fatto mette a disposizione di eventuali privati un edificio della superficie di quasi 1000 metri quadrati per farci una scuola. Più chiaramente: la scuola elementare del Crociale, che – lo ricordiamo – ha chiuso per mancanza di iscritti, oggi invece potrà essere riaperta, ma diventerà una scuola privata. Si apprende che il canone di locazione consterà in 27.240,00 euro per una durata di ben 9 anni e non sarà un affidamento a carattere sociale, ma del tutto inserito in un contesto di mercato. Sfogliando un ulteriore documento allegato al bando, si scoprono altre righe degne di interesse che recitano testualmente: ‘l’amministrazione si riserva di inserire il bene nel piano delle alienazioni dei prossimi anni e per lo stesso, pertanto potranno essere avviate procedure di vendita nel futuro. Al concessionario spetterà il diritto di prelazione in caso di vendita del bene ai sensi del vigente regolamento comunale delle alienazioni’. Stando così le cose, alcune domande e considerazioni sorgono spontanee. A pensar male sembra prefigurasi la possibilità di una prelazione per un futuro cambio di destinazione dell’immobile a civile abitazione, ma questo è solo un’ipotesi che sicuramente non si avvererà, o almeno lo speriamo. In un contesto assai fragile e problematico per l’edilizia scolastica comunale – come non pensare alla situazione dello Stagio Stagi e dell’asilo Scubidù, nonché alla mancanza dello studio ufficiale di vulnerabilità sismica – era proprio necessario procedere così velocemente all’affidamento di tale struttura senza pensare ad un suo utilizzo, anche temporaneo, per le esigenze primarie dei cittadini Pietrasantini, magari dei ragazzi e dei bambini che frequentano le nostre scuole? Perché non potrebbe essere considerata una struttura utile per risolvere la situazione delle Stagio Stagi o ancora più appropriato per il problema dello Scubidù e della preparazione dei pasti degli asili? Sia ben chiaro, fare una scuola privata al Crociale non è una cosa che ci trova pregiudizialmente contrari, ma in questa situazione ci sembra più opportuno valutarne l’utilizzo pubblico per rimediare ai problemi attuali. In tutto il territorio comunale vi è un’ampia richiesta di spazi per fare aggregazione sociale da parte delle varie associazioni esistenti. Ci chiediamo, dunque, perché non è stata fatta un’indagine conoscitiva di queste necessità e perché non è stato chiesto alle associazioni se potessero essere interessate a questo edificio. Sia nella delibera di giunta che nel bando si fa riferimento continuamente agli eventuali concessionari del primo piano. L’amministrazione comunale ha deciso di mettere a bando solo il piano terra facendo comunque riferimento a concessionari del primo piano. Non se ne comprende ragionevolmente il motivo. Dobbiamo forse attenderci un altro veloce procedimento di affidamento? Ci sembrano davvero troppi i punti di domanda sulla scuola del Crociale, che vanno ad aggiungersi a quelli sullo Stagi e all’asilo Scubidù. Non ci resta che attendere le risposte”.