





Domani (26 agosto) sul Belvedere delle Maschere di piazza Mazzini, a Viareggio, si terrà la serata finale dell’89esima edizione del Premio Letterario Viareggio Rèpaci. La giuria, presieduta da Simona Costa, dopo aver votato nel pomeriggio, proclamerà i vincitori delle terne di finalisti per le sezioni di Narrativa, Poesia e Saggistica. A condurre la cerimonia, a partire dall 21, sarà il giornalista Tiberio Timperi.
I finalisti sono: per la narrativa Fabio Genovesi, Il mare dove non si tocca (Mondadori), Luigi Guarnieri, Forsennatamente Mr Foscolo, (La nave di Teseo) e Giuseppe Lupo, Gli anni del nostro incanto (Marsilio); per la poesia Roberta Dapunt, Sincope (Einaudi), Guido Mazzoni, La pura superficie (Donzelli) e Giancarlo Pontiggia, Il moto delle cose (Mondadori); per la saggistica: Vittorio Lingiardi, Mindscapes. Psiche nel paesaggio (Raffaello Cortina Editore), Guido Melis, La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello stato fascista (Il Mulino) e Luigi Sampietro, La passione della letteratura (Aragno).
Dopo questi riconoscimenti, verranno assegnati il Premio Viareggio opera prima per la narrativa a Simone Somekh, per il libro Grandangolo delle edizioni Giuntina, il Premio internazionale Viareggio-Versilia all’ex procuratore di Palermo Giancarlo Caselli, “per la sua battaglia al servizio della legalità e della convivenza civile”, il Premio speciale Città di Viareggio allo scrittore Giordano Bruno Guerri, dal 2008 presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, “per aver creato un significativo rapporto di scambio tra la sua Fondazione e quelle intitolate a Giovanni Pascoli e a Giacomo Puccini”, e infine il premio Viareggio del presidente all’ex banchiere Nerio Nesi per il nuovo libro Le passioni degli Olivetti (edizioni Aragno).
La serata sarà preceduta, alle 17,30 sempre in piazza Mazzini, dalla proiezione dell’opera Turandot, con la regia di Alfonso Signorini e la direzione d’orchestra di Alberto Veronesi, che lo scorso anno ha aperto il Festival Puccini di Torre del Lago e, visto il successo, è andata in scena per quattro date anche questa estate.
Dal pomeriggio invece, lungo tutta Passeggiata verrà allestita una mostra fotografica che ripercorre la storia del Viareggio attraverso 15 immagini storiche appartenenti all’archivio del premio stesso.
La serata finale inizierà alle 21 e si aprirà con le note di
‘Genova per noi’ di Bruno Lauzi, in ricordo delle vittime della recente tragedia: un abbraccio virtuale a Genova e a tutti i genovesi.
Poi, via alle premiazioni, per le quali il Comune di Viareggio ha voluto coinvolgere numerose personalità cittadine e della regione. Perché “la storia di questo premio – afferma il sindaco Giorgio Del Ghingaro – è indissolubilmente legata a quella della città. Con il suo spirito indomito, a tratti contraddittorio, in ogni caso sempre coraggioso. Per questo abbiamo voluto sul palco i rappresentanti della società civile, della tradizione dell’innovazione, simboli essi stessi di una città che rinasce e si riscopre ancora più bella”.
A consegnare i riconoscimenti ci saranno dunque la vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Lucia Corrieri Puliti, il presidente del Cgc-Centro Giovani Calciatori di Viareggio Alessandro Palagi, il vice presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca Andrea Palestini, il direttore dell’azienda Caen Jacopo Givoletti, il presidente della fondazione Artiglio Alessandra Gallione, il direttore editoriale della casa editrice Giuntina Daniel Vogelmann, due rappresentanti del corpo Vigili del Fuoco Claudio Lattanzi e Carlo Mainardi, il carrista vincitore dell’ultima edizione del Carnevale di Viareggio Umberto Cinquini, il direttore de La Nazione Francesco Carrassi e il direttore de Il Tirreno Luigi Vicinanza.
La serata sarà arricchita da due momenti musicali a cura della Fondazione Festival Pucciniano, con brani da Madama Butterfly, Tosca, Boheme, La Fanciulla del West e Gianni Schicchi eseguiti da Natalia Valli, Mirko Matarazzo e Katerina Kotsou.
“Il premio Viareggio ha visto passare sul suo palcoscenico la storia della letteratura del novecento – ha spiegato il sindaco Del Ghingaro -. Prima fortemente connotato come antifascista, per la presenza di Rèpaci stesso, poi sempre più affermato come evento di punta della letteratura italiana. Come spesso accade quando si ha a che fare con un passato splendente, fatto anche – ma non solo – di personaggi di levatura spesso irripetibile, il Premio negli ultimi tempi aveva peccato di rimpianti e nostalgia. La stessa cosa aveva fatto Viareggio che si è vista raccontata da persone che sembravano saper coniugare i verbi solo al passato”.
“E sembra surreale essere qui, oggi, a parlare di intellettuali nei tempi social che stiamo attraversando, dove l’argomentazione è stata soppiantata dallo scontro e si comunica per slogan in 280 caratteri, hashtag compresi. Ma la cultura è rappresentativa della comunità che la genera e Viareggio, non a caso, ha dato la luce a questo Premio. Così – aggiunge il primo piano -, in questi giorni di fine estate è facile sentirsi chiedere dove siamo stati, cosa abbiamo fatto. Siamo stati a bordo di barche mitiche con i maestri d’ascia e calafati, abbiamo sentito la sabbia con gli occhi del cieco di Viani, abbiamo visitato dimore d’artisti e indossato abiti preziosi, sognando i sospiri della principessa Paolina. Abbiamo visto la luna arancione, che poi sul lago di Puccini ‘l’abbiamo vicina’. Abbiamo conosciuto i paesaggi di Ghiglia, i sogni di Possenti, le donne di Modigliani. In una parola, siamo stati a Viareggio, viaggiando nello spazio e nel tempo, grazie alla cultura che sa offrire. Viareggio che in questi anni è cambiata, che ha visto eventi da tutto esaurito, quelli storici come quelli di nuovissima concezione: Viareggio che è tornata protagonista del suo tempo e ogni giorno costruisce un pezzetto di futuro”.