Mungai: “Su sito archeologico Massaciuccoli polemiche tendenziose”

28 agosto 2018 | 13:06
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Mungai: “Su sito archeologico Massaciuccoli polemiche tendenziose”

“Avevo deciso di lasciar perdere le continue, puerili e sguaiate polemiche social di un piccolo gruppo di provocatori, perché non mi pareva meritassero commenti, tanto sono scoperte, interessate e tendenziose. Considerato che da una continua campagna può derivare un danno ingiusto ad un servizio che funziona e che è gestito con impegno e professionalità, voglio esprimermi con nettezza”. Questo lo sfogo del sindaco di Massarosa Franco Mungai in merito alle polemiche sulla gestione del sito archeologico di Massaciuccoli.

Anzitutto la storia: poco prima che questa amministrazione s’insediasse, dieci anni fa – spiega il sindaco – era stato realizzato il primo padiglione Lera ma al momento del nostro insediamento non c’era un’ipotesi di gestione concreta. Oggi abbiamo una struttura con un secondo padiglione realizzato ed i relativi scavi e la valorizzazione della terza area, quella delle Terme, tutto con soldi pubblici. Soprattutto abbiamo un modello di gestione valido, che garantisce nelle stagioni di punta 24 ore di apertura settimanale, un direttore scientifico e molte attività complementari, come riportato correttamente dalla stampa. È molto? È poco? Se mi guardo in giro, alle esperienze di altri musei comunali, credo che Massarosa faccia abbondantemente il proprio dovere”.
“Prima dell’attuale gestione – aggiunge ancora Mungai – avevamo tentato un esperimento col volontariato locale che è durato alcuni anni: ribadisco che quell’esperimento non è stato interrotto per volontà nostra ma per l’indisponibilità dell’associazione. Tale rifiuto ha reso inevitabile per me, per la consigliera delegata Linda Frati che ha condiviso tutte le scelte, per la Giunta e per la struttura tecnica del Comune di cercare altre strade. È stata fatta una gara per la ricerca di un gestore qualificato che potesse, nell’ambito delle risorse disponibili, tenere aperto il sito ed effettuare tutte le attività didattiche e di valorizzazione necessarie. La normativa regionale stabilisce che debba essere effettuata un’apertura di almeno 900 ore annuali, affinché l’area possa considerarsi museo, cosa che è assicurata dalla società che ha avuto l’appalto della gestione, un servizio che viene apprezzato da chi lo frequenta”.
Poi il sindaco viene al dunque: “Dicevo delle polemiche, scoperte, interessate, e tendenziose. Qui ci sono due o tre esponenti di una associazione che sono veri e propri militanti politici che si appollaiano a giornate a fotografare e a cercare di cogliere in fallo la gestione, mettendo di continuo in difficoltà il personale con provocazioni organizzate: è evidente che prima o poi qualcosa trovano. Voglio denunciare questa cosa all’opinione pubblica, perché è un modo inaccettabile di vivere in una comunità: cose mai viste a Massarosa. Che le polemiche siano interessate, mi pare evidente, visto da chi vengono. Quanto alla tendenziosità, è evidente che se il museo è aperto sei ore al giorno, se si va a fotografare quando è chiuso qualcuno si trova. Ma che modo di fare è? Si tratta di un piccolo museo tenuto molto bene, con strutture all’avanguardia, pienamente fruibile anche dai diversamente abili, dove i turisti trovano spiegazioni di alto livello scientifico da parte del personale: esattamente l’opposto della realtà travisata da alcuni, per interessi politici ed economici legittimi ma distorti, un travisamento che si commenta da solo e che non sono più disposto a tollerare”.