Cavalcavia di Querceta, Lega all’attacco: “Brutta figura del Pd”

La Lega attacca l’amministrazione comunale di Seravezza circa la vicenda che vede coinvolto il cavalcavia di Querceta. “Sembra una tragicommedia pirandelliana – si legge – quella che vede i due sindaci Pd dell’alta Versilia (Riccardo Tarabella, Seravezza e Maurizio Verona, Stazzema) impegnati più nell’evitare brutte figure che a risolvere davvero la situazione del cavalcavia di Querceta. I due fanno riunioni in solitaria e – fatto gravissimo – non vogliono tra i piedi gli esponenti dell’opposizione; hanno anche proibito ad Elena Luisi di intervenire su Facebook nella pagina del Comune di Seravezza: alla faccia della democrazia. Poi però l’unico documento che i due sono in grado di citare sullo status del cavalcavia è quello redatto dai vigili del fuoco proprio su richiesta della consigliere di Idee in Comune Elena Luisi. Verona – che ricopre anche il ruolo di vicepresidente della provincia di Lucca occupandosi di viabilità e sicurezza delle strade – lo scorso aprile aveva tirato fuori dal cilindro 50mila euro per il cavalcavia. Cinquantamila euro per fare il solito maquillage da ‘asfalto elettorale’ (a Stazzema si vota nella primavera 2019 e Verona conta di essere rieletto) che purtroppo non ci sono. Così come non ci sono nemmeno i più consistenti 800mila euro per completare la messa in sicurezza”.
Secondo gli esponenti della Lega Versilia, “la provincia farà l’unica cosa che può fare: inserire il cavalcavia di Querceta nell’elenco delle strutture bisognose di urgente manutenzione da inviare al Ministero dei trasporti, Il tutto mentre l’ingegner Raffaello Bartelletti definisce il ponte sicuro – in evidente contraddizione con quanto invece rilevato dai vigili del fuoco – e l’assessore Giuliano Bartelletti, secondo una vecchia filastrocca a lui tanto cara, elenca i superbi successi suoi e delle sue virtuose amministrazioni (Neri e Tarabella). A dargli retta sembrerebbe che Seravezza sia il comune campione del mondo per cura del territorio e perfetta manutenzione: tutti i seravezzini sanno benissimo che non è così. Come si è arrivati a questo? Tutto grazie alle improvvide scelte del Pd e del fu governo Renzi: l’allora ministro Delrio cancellò le province, poi il referendum dello scorso dicembre le riammise, ma oramai Renzi aveva chiuso i fondi per cui le province non hanno soldi. Uno stallo davvero imbarazzante e senza apparenti vie d’uscita: per tutto questo dobbiamo solo dire grazie all’incompetenza assoluta del Pd”.