Mungai incontra Salt: “Bretella, non ci sono pericoli”

30 agosto 2018 | 13:31
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Mungai incontra Salt: “Bretella, non ci sono pericoli”

La Bretella? “Non esistono pericoli per la tenuta statica dei viadotti”. E’ quanto ha messo nero su bianco la Salt, rispondendo ad una richiesta esplicita del sindaco di Massarosa, Franco Mungai, rivolta tra l’altro anche al ministero delle infrastrutture e dei trasporti dopo l’effetto Genova che, con il crollo del ponte Morandi, ha mobilitato la sensibilità anche delle amministrazioni locali che hanno acceso i riflettori sulla sicurezza di queste infrastrutture.

“Questa mattina – dichiara Mungai – ho approfondito con il direttore tecnico di Salt alcune questioni riferite al tema. Dall’incontro è emerso che Salt esegue lavori di manutenzione ordinaria per circa 18,5 milioni di euro all’anno per i tratti in concessione (155 chilometri con 160 viadotti e 18 chilometri di gallerie), della quale fa parte la Bretella. La concessione che scade il 31 luglio 2019 prevede che gli interventi straordinari vengano finanziati dalla tariffa. Da quanto affermato dal direttore tecnico le caratteristiche costruttive e le metodologie di realizzazione della Bretella, fanno si che risulti da un punto di vista tecnico una realizzazione che costruttivamente assicura una tranquillità da un punto di vista strutturale. Le carenze manutentive evidenziate negli ultimi giorni (scopertura delle armature di pilastri e solette) ancorché potenzialmente pericolose per eventuali passanti che fossero colpiti da elementi in distacco non costituiscono pericolo per la tenuta statica delle opere. Per essere costantemente aggiornati – si legge nella nota – continueremo in ogni caso a seguire e a chiedere informazioni alla Società, come già in passato fatto anche su altri aspetti legati alla Bretella. Ricordo infatti che nel 2013 presentammo osservazioni al ‘piano di contenimento e abbattimento del rumore’ presentato da Salt con le quali chiedevamo l’installazione di pannelli fonoassorbenti nei tratti a ridosso dei centri abitati per ridurre l’inquinamento acustico a beneficio dei nostri cittadini. Speriamo che anche questi aspetti, seppur marginali rispetto alle certezze sulla sicurezza delle strutture, non vengano sottovalutati e si possa avere anche per essi risposte concrete”.