Turismo scientifico, 120 studenti stranieri in visita a Seravezza

25 settembre 2018 | 14:34
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Turismo scientifico, 120 studenti stranieri in visita a Seravezza

Prove tecniche di turismo scientifico a Seravezza. La città è stata scelta infatti come sede di Citizen Scientist, progetti didattici mirati a coinvolgere direttamente le persone in attività scientifiche e dar loro strumenti per leggere e capire lo stato di salute dell’ambiente che ci circonda. Nell’arco di un mese arriveranno a Seravezza circa centoventi giovani, per lo più stranieri, per partecipare a vere e proprie lezioni di biologia ‘open air’ nell’area medicea patrimonio Unesco e nell’alveo del torrente Vezza. Stamani (25 settembre), nel secondo dei quattro appuntamenti previsti, sono stati coinvolti ventidue studenti della Alfred-Delp-Schule di Dieburg, cittadina tedesca dell’Assia non lontana da Francoforte.

Giovedì (27 settembre) sarà la volta di altri quarantanove giovani; giovedì 11 ottobre, infine, l’ultimo gruppo di ventidue persone. “Si tratta di un’iniziativa originale e di qualità, che apre interessanti prospettive di collaborazione e di ulteriore coinvolgimento del nostro territorio, così ricco sotto il profilo ambientale e naturalistico – spiega l’assessore alla promozione e valorizzazione del territorio Giacomo Genovesi -. I ragazzi tedeschi di stamani hanno percorso novecento chilometri per fare questa esperienza, programmandola nell’ambito del loro viaggio di studio in Toscana e quindi inserendo appositamente Seravezza fra le loro destinazioni. L’iniziativa ci consente di esplorare le potenzialità di un ambito turistico di nicchia ma non per questo meno interessante e di far conoscere il territorio al di là dei contenuti scientifici e didattici delle lezioni”.
Le sessioni di Citizen Scientist organizzate tra settembre e ottobre a Seravezza sono a cura di Erse, gruppo di biologi e naturalisti versiliesi che operano da anni come guide ambientali escursioniste nel territorio toscano puntando a trasformare il concetto di turismo ambientale in turismo scientifico.
“Per questo ciclo di esperienze legate alle scienze biologiche abbiamo scelto Seravezza per una serie di felici circostanze ambientali e logistiche, non ultime la disponibilità e la facile accessibilità di un ambiente caratteristico come quello del torrente Vezza e la comodità di poter svolgere parte delle lezioni nei vicini giardini del Palazzo Mediceo – spiega Filippo Ferrantini a nome del gruppo di lavoro coinvolto nel progetto (di cui fanno parte anche Olga Mastroianni, Giacomo Grasseschi, Lisa Bonechi ed Elena Cupisti) -. L’attività consiste nell’accompagnare i partecipanti nell’analisi dello stato ecologico del torrente Vezza applicando i protocolli condivisi a livello europeo per le indagini biologiche. Lo scopo è quello di coinvolgere i ragazzi in una vera attività scientifica, acquisire dati reali circa lo stato ecologico del fiume e diffondere la conoscenza scientifica dell’ecosistema fluviale. Ogni attività impegna gli studenti per circa quattro ore, nel corso delle quali forniamo anche informazioni di carattere generale sul territorio che ci ospita”.