In Versilia una nuova ‘simulation room’ per la formazione dei soccorritori

È stata inaugurata questa mattina (29 settembre), nella sede della Misericordia di Viareggio, la nuova simulation room, che consentirà anche alle Misericordie dell’area nord ovest della Toscana di formare dei “soccorritori 4.0”. Grazie a questa struttura e alla sua innovativa strumentazione le Misericordie potranno infatti contare, per la formazione dei volontari soccorritori che operano nell’ambito del servizio 118, sulle nuove tecniche della simulazione medica ad alta fedeltà. Un passo avanti importante per tutta la Toscana, visto che nella nostra regione oltre la metà degli interventi coordinati dal 118 è svolto da donne e uomini delle Misericordie. Proprio oggi inoltre, si svolge a Marina di Pietrasanta, l’assemblea della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, che porterà in Versilia i rappresentanti delle 313 confraternite della Toscana.
A tagliare il nastro della nuova struttura sono stati il presidente della federazione regionale delle Misericordie della Toscana Alberto Corsinovi, il governatore della Misericordia di Viareggio Gabriele Cipriani, la dottoressa Giuseppina Dal Pino del 118 Alta Toscana, l’assessore alle politiche sociali del comune di Viareggio Gabriele Tomei. A benedire i nuovi locali il Correttore della Misericordia di Viareggio don Franco Raffaelli. Quella di Viareggio è la seconda simulation room allestita dopo quella di Sesto Fiorentino. Da due anni le Misericordie della Toscana hanno avviato l’utilizzo della “tecnica di simulazione medica ad alta fedeltà”, che affianca questo nuovo metodo ai percorsi tradizionali di formazione dei volontari soccorritori che operano nell’ambito del 118; si tratta di ricreare scenari infrequenti, complessi e ad alto rischio, nei quali i soccorritori e sanitari possono ritrovarsi ad operare quotidianamente. Tramite questo metodo hanno l’opportunità di mettere in pratica le abilità, tecniche e non, in modo da approfondire ed esercitare nuove conoscenze, ma soprattutto andare ad analizzare e comprendere (per poterle gestire meglio nelle situazioni di emergenza reale) le emozioni dei singoli partecipanti.
Il progetto ha avuto inizio nel 2015, con la costituzione di un primo gruppo di formatori specializzati in questa nuova tecnica (faculty) per la Toscana centrale (Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli). Una anno fa è stata realizzata la prima “stanza di simulazione” alla Misericordia di Sesto Fiorentino (FI). Nel marzo scorso è nata la faculty nord-ovest, che opererà nelle aree della Versilia, Massa, Lucca, Pisa e Livorno e potrà contare ora sulla simulation room della Misericordia di Viareggio. Entro fine anno anche la zona sud-est avvierà un percorso formativo analogo.
In parallelo si sono costituite altre due specialità a completamento del progetto: il gruppo truccatori che si occupa di aumentare il realismo delle condizioni cliniche del paziente e che cura gli effetti speciali nello scenario, ed il gruppo dei tecnici in simulazione, che si occupano di allestire e gestire gli impianti informatizzati di ciascun caso, per esempio modificando i parametri vitali del paziente, che sono visibili dal soccorritore direttamente sul monitor multiparametrico.