Alle Scuderie Granducali il documentario su ‘Sacco e Vanzetti’

22 ottobre 2018 | 10:48
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Alle Scuderie Granducali il documentario su ‘Sacco e Vanzetti’

Mercoledì (24 ottobre) alle Scuderie Granducali ultimo appuntamento per la rassegna cinematografica Frontiere promossa dall’amministrazione comunale sul tema delle migrazioni, in collaborazione con Apuania Cineservice. Alle 21,15, con ingresso gratuito, sarà proiettato il documentario La morte legale diretto da Silvia Giulietti, con Giuliano Montaldo. La pellicola, in distribuzione dai primi di ottobre, è incentrata sul film che nel 1971 Montaldo dedicò a Sacco e Vanzetti, con la colonna sonora di Ennio Morricone, e che ben presto divenne un manifesto contro l’intolleranza, l’ingiustizia, la pena di morte.

A novant’anni dall’esecuzione e a cinquanta dalla riabilitazione dei due anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti, il regista espone le motivazioni di una scelta coraggiosa e rivela i retroscena e l’intero percorso artistico-produttivo del suo film, diventato fondamentale per la storia del cinema italiano e internazionale.
La proiezione sarà introdotta dal sindaco di Seravezza Riccardo Tarabella e dall’assessore alle politiche sociali Orietta Guidugli. Successivamente interverranno alcuni rappresentanti di Amnesty International. A conclusione del documentario è previsto un momento di confronto con il pubblico.
“Siamo davvero molto contenti di aver promosso questa mini rassegna cinematografica che fin ad ora ci ha dato grandi soddisfazioni in termini di partecipazione ma soprattutto per l’elevata qualità delle pellicole proposte – commenta l’assessore Guidugli, in attesa dell’ultima serata – colgo l’occasione per ringraziare Riccardo Pozzi e tutto lo staff dell’Apuania Cineservice per aver collaborato alla realizzazione di questo bel percorso cinematografico e tutti coloro che hanno portato la loro esperienza e che sono intervenuti. Un grazie particolare va ai giovani migranti che hanno preso parola e ci hanno raccontato davvero cosa significa oltrepassare le frontiere”.