Annale (Pci): “Inaccettabile la chiusura del Politeama”

“La riapertura del Teatro Jenco è indubbiamente una bella notizia ma purtroppo da sola non può controbilanciare quella, giunta recentemente alle cronache, della imminente chiusura del Cinema-Teatro Politeama, e ciò, sembrerebbe, nel disinteresse della città e nel silenzio dell’amministrazione”. E’ quanto scrive Paolo Annale del Partito Comunista della Versilia in una lettera inviata al sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro.
“Riteniamo – aggiunge – che ciò sia inaccettabile e non tanto e non solo per le ragioni materiali che lo stanno determinando, piuttosto per la totale mancanza di attenzione che l’amministrazione avrebbe dovuto da tempo riservare alla cosa”. “Che una città non avesse un teatro comunale ha da sempre costituito una anomalia tutta viareggina non dipesa certo da Lei – va avanti – ma che adesso si possa pensare di perdere anche l’unico vero teatro è inaccettabile e questo la riguarda direttamente. L’amministrazione non può rimanere indifferente alla vicenda e non solo perchè, come abbiamo già avuto modo dire, ciò comporta danni a persone che in quella sede hanno la propria attività lavorativa ma perché questo rappresenta ancor prima un danno per l’intera comunità; la possibilità poi che in quegli spazi possano trovare sede attività commerciali ci sembra veramente inaudito. L’amministrazione ha il dovere di intervenire, con le prerogative politiche e istituzionali che possiede nei confronti dello Stato e del Demanio, per divenatre parte attiva in un processo che assicuri alla città un teatro comunale, un luogo di cultura insostituibile e indispensabile per la sua stessa vita; a maggior ragione alle soglie del superamento della grave congiuntura economico-patrimonaile che Lei dichiara di avere conseguito. Nell’invitarla dunque ad agire e a darne conto, uscendo dall’inaccettabile silenzio che contraddistingue il suo mandato, rivolgiamo un appello a tutti coloro che negli anni hanno dimostrato un forte interesse per la cultura e per i luoghi dove questa può essere esercitata, perché testimonino ancora una volta il dovuto dissendo per questo ennesimo attentato al patrimonio culturale della città”.