
Un unico fronte che va dal Pd a Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia (astenuto il gruppo Mdp-Art1) ha bocciato la mozione di Sì Toscana a Sinistra che faceva proprie le storiche rivendicazioni dei sindacati, in particolare della Fiom, a favore del modello consortile e della concessione unica. La mozione, oltre a chiedere la riapertura di un tavolo con le organizzazioni sindacali e la revisione della norma regionale in materia di rilascio di concessioni per includere paletti su responsabilità sociale dell’impresa, incremento del lavoro di qualità e sicurezza sul lavoro, aveva al centro la richiesta di “intervenire nei confronti dell’Autorità portuale per bloccare qualsiasi ulteriore ipotesi di frazionamento del Polo Nautico attraverso l’assegnazione in subingresso di ulteriori lotti”. Su questo punto si è consumata la rottura. “Il polo nautico di Viareggio è nato come concessione unica e con un piano industriale unico – ha esordito in aula Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra -. Invece si sta procedendo ad un vero e proprio frazionamento e smembramento, con una serie di subconcessioni e assegnazioni in subingresso di nuovi lotti, in uno stillicidio continuo che sta facendo a pezzi qualsiasi unitarietà e qualsiasi progetto di sistema. Come questo possa avvenire nel rispetto delle normative italiane ed europee, resta per me un mistero, ma vedremo quale sarà l’esito delle vicenda giudiziaria”, continua Fattori. Secondo il consigliere, “Lo schiaffo alle relazioni sindacali non è da poco – aggiunge Fattori – dato che le eventuali subconcessioni, secondo i protocolli firmati all’epoca fra istituzioni e Fiom-Cgil oggi divenuti carta straccia, avrebbero dovuto essere subordinate ad accordi sindacali. Ma ai sindacati si chiudono le porte in faccia e li si costringe ad andare per via giudiziaria, anzichè provare a dare una soluzione politica ad una vicenda che riguarda l’intera comunità. Stiamo infatti parlando del futuro di un bene demaniale, cioè di un bene di tutti, che dovrebbe essere dato in concessione per generare benessere per la collettività e creare lavoro, non profitti per pochi. Stiamo parlando di un bene pubblico fondamentale per lo sviluppo occupazionale dell’intera area, che poi ci lamentiamo cresca meno del resto della Toscana. Insomma, si tratterebbe di compiere scelte strategiche di governo ed indirizzo ed invece scappano tutti, in primis il presidente Rossi, che a suo tempo aveva promesso fuoco e fiamme contro il frazionamento e adesso si è allineato al Sindaco Del Ghingaro”.
Fattori conclude affermando duramente che “Questa è una scelta disastrosa, che avrà ricadute negative in termini industriali e occupazionali. E’ una scelta miope e incomprensibile, dato che il mercato mondiale della nautica si è orientato verso la costruzione di imbarcazioni di grandi dimensioni. Ed è una scelta anti-sociale, perchè è ormai chiaro dove porta questa strada: largo ricorso al lavoro in nero, subappalti senza controllo, mancanza di sicurezza e un tasso bassissimo di occupati a tempo indeterminato e con contratto nazionale. Al prossimo morto sul lavoro nei cantieri, non si piangano facili lacrime di coccodrillo”.