
20 nuove palme Washington sono state ripiantumate negli ultmi giorni sul lungomare di Marina di Pietrasanta. Più del doppio di quelle abbattute – o che dovranno esserlo nei prossimi giorni – a causa del temibile punteruolo rosso. La lotta al killer delle palme colpevole di aver costretto l’abbattimento di centinaia di palme in tutta la Versilia (si parla di 5000 esemplari in tutta la Toscana), va avanti anche a Pietrasanta. A fianco del piano di trattamenti che ha riguardato negli ultimi due anni una settantina di palme che completano l’arredo urbano della Marina, l’amministrazione sta portando avanti anche un piano di contrattacco delle palme sostituendo la palma phoenix canariensis con la palma americana o Washtington, molto più resistente.
“Ormai tutti conosciamo questo coleottero – spiega Elisa Bartoli, vice sindaco ed assessore all’ambiente – che sta causando la morte ed il conseguente abbattimento delle piante in tutta la nostra costa. Abbattimenti che necessitano di tutta una serie di autorizzazioni e precauzioni per evitare che i punteruoli escano e vadano ad attaccare le altre piante sane. Abbiamo deciso, di comune accordo con il nostro ufficio ambiente e con l’agronomo, di continuare a lottare per salvare le palme storiche e di procedere ad una sostituzione graduale laddove sono state abbattute”. È il caso, per esempio, dell’unica palma fino ad oggi abbattuta al Pontile di Tonfano a cui faranno compagnia altri cinque esemplari nelle prossime settimane. “Nell’anno corrente, fino a questo punto – spiega Bartoli – abbiamo già investito circa 20mila euro per interventi di piantumazione di nuove alberature che hanno interessato le palme ma anche lecci, querce, sugheri e cipressi. Il nostro obiettivo è quello di sostituire le piante malate, che siamo costretti ad abbattere, con piante nuove”.
Sono 237 gli alberi nelle aree pubbliche che il Comune di Pietrasanta, attraverso i suoi tecnici, sta tenendo da anni sotto controllo per evitare cadute improvvise e conseguenze ben più gravi per passanti e automobilisti. Uno su quattro si trovano nel solo viale Apua e 37 lungo la via Sarzanese; 67 sono sparsi tra piazze e strade cittadine. Si tratta in particolare tigli, pini e pioppi che sono stati, nel corso degli anni, attaccati da diverse specie di funghi responsabili delle carie del legno che hanno divorato la struttura interna e reso la pianta debole a tal punto da non poter evitarne il crollo.
“La manutenzione delle alberature che stiamo portando avanti – conclude l’assessore – ha evitato, nell’ultimo maltempo, conseguenze ben più gravi. La strada della prevenzione è l’unica che possiamo percorrere”.