A Seravezza un concerto chiude le celebrazioni per il 4 novembre

Si chiude sabato (10 novembre) con un appuntamento musicale il lungo calendario degli eventi promossi dal Comune di Seravezza nel centesimo anniversario della fine della Grande Guerra. Nell’auditorium della scuola media Enrico Pea, a Marzocchino, si terrà il concerto della fanfara alpina tenente Giorgio Giannaccini con un repertorio di brani della tradizione militaresca e popolare italiana. L’inizio dello spettacolo è fissato per le 21,15 con ingresso libero fino a esaurimento posti.
Oggi (6 novembre) a Palazzo Mediceo si è svolta intanto la seconda delle iniziative del 4 novembre rivolte agli studenti. Una classe dell’istituto alberghiero ha fatto visita all’archivio storico comunale prendendo visione di alcuni documenti degli anni del primo conflitto mondiale, come i manifesti della leva militare per i giovani residenti nel Comune di Seravezza. A far da guida ai ragazzi la responsabile della biblioteca civica Michela Corsini.
Giovanni Cipollini, presidente della locale sezione Anpi, ha poi tracciato un breve quadro storico della grande guerra e consegnato agli studenti una copia del volumetto Seravezza nel centenario della prima guerra mondiale fatto stampare dal Comune. Stesso opuscolo che ieri (5 novembre) hanno ricevuto in omaggio anche i ragazzi della Enrico Pea nel corso dell’iniziativa coordinata dall’insegnante Paola Lemmi dal titolo Mille papaveri rossi: una serie di letture, riflessioni e proiezioni sul tema della guerra e, nello specifico, sulla tragedia del primo conflitto mondiale. Toccante il momento in cui sono stati scanditi uno ad uno i nomi dei 230 caduti seravezzini.
“È stata una bella festa, con la presenza di diverse associazioni, rappresentanze d’arma, consiglieri di maggioranza e di opposizione – dichiara il presidente del consiglio comunale Riccardo Biagi -. Per la verità non mi è sembrato di vedere alla cerimonia i rappresentanti di Patto Civico, che nei giorni scorsi si erano interessati in particolare ai costi dei manifesti e delle locandine. Costi che il Comune non dovrà sostenere: lo studio grafico che li ha realizzati ci ha scritto infatti venerdì 2 novembre scusandosi per l’inconveniente della foto e rinunciando ad ogni compenso per il lavoro svolto. Comunque, al di là di questi appunti marginali, per l’amministrazione comunale l’importante è aver promosso un calendario ricco e denso di contenuti, rivolto anche ai giovani; iniziative che confermano e rilanciano la collaborazione con il mondo associativo e con la scuola, a supporto di un impegno mai venuto meno per la difesa, la costruzione e la valorizzazione della memoria”.